Coronavirus nel mondo: 85mila casi, 3mila morti. Primo decesso negli Usa. American Airlines sospende i voli su Milano

Coronavirus nel mondo: 85mila casi, 3mila morti. Primo decesso negli Usa. American Airlines sospende i voli su Milano
1 marzo 2020

Sono ormai più di 85.000 i casi confermati di coronavirus del mondo, con quasi 3.000 decessi. Stando agli ultimi dati dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), i casi confermati sono 85.641, di cui 79.394 in Cina e 3.150 in Corea del Sud. I decessi sono 2.933. Il Qatar ha confermato il primo caso di contagio, portando così ad almeno 57 i Paesi interessati dall’epidemia. Proprio il ministero della Sanità del Qatar ha confermato il primo caso di coronavirus nel Paese, precisando che si tratta di un qatariota di 36 anni rientrato di recente dall’Iran. “L’uomo è stato rimpatriato con un volo messo a disposizione dal governo e insieme agli altri passeggeri è stato posto in quarantena”, si legge nel comunicato, precisando che le sue condizioni sono “stabili”.

PRIMO DECESSO USA

Primo decesso per coronavirus negli Stati Uniti: lo hanno riferito le autorità sanitarie dello Stato di Washington. Stando a quanto riportato dai media americani, la persona deceduta era risultata positiva al coronavirus nella contea di King dello Stato di Washington. Gli Stati Uniti hanno confermato finora 66 casi di coronavirus, tra cui 9 persone guarite e quattro in attesa della conferma del Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie. “Una donna è morta la scorsa notte, di circa 50 anni, che faceva parte del personale medico”, ha detto il presidente americano Donald Trump che ha tenuto a rimarcare come il Paese abbia registrato “molti meno casi rispetto a tanti altri Paesi, sebbene gli Usa siano una delle mete più ambite del mondo”, rivendicando l’adozione di “misure aggressive, le più aggressive mai assunte” contro l’epidemia. Trump ha quindi annunciato che lunedì prossimo incontrerà i rappresentanti dell’industria farmaceutica, sottolineando “che hanno già iniziato a lavorare sul vaccino”. Infine ha invitato a “non cedere al panico”, perchè “stiamo gestendo la situazione in modo molto professionale” e “siamo pronti a ogni scenario”, ha concluso.

Da qui l’American Airlines sospende tutti i voli dagli aeroporti Usa a Milano, dopo che il Dipartimento di Stato ha elevato il suo allerta sui viaggi in alcune aree d’Italia a causa del coronavirus. La compagnia aerea ha detto che fino al 24 aprile sospende i voli da e per Milano dagli aeroporti New York-John F. Kennedy e Miami, menzionando un calo della domanda. L’amministrazione Trump ha elevato il suo allerta per i viaggi in Lombardia e Veneto a “livello 4 – non viaggiare” a causa del “livello di trasmissione nella comunità e l’imposizione di procedure locali di quarantena”.

Intanto c’è preoccupazione per tre casi di coronavirus annunciati dalle autorità della costa ovest degli Stati Uniti e per i quali non è stato possibile risalire all’origine del contagio, una notizia che fa temere che il virus si sta diffondendo all’interno delle comunità. I pazienti, in California, Oregon e nello stato di Washington, non hanno legami noti con un Paese colpito dal virus, mentre i casi totali di coronavirus diagnosticati negli Usa sono 59, secondo l’Oms. Le autorità sanitarie della contea di Santa Clara in California hanno reso noto che a una donna anziana con un malattia cronica è stato diagnosticato il Covid-19. Non risulta che la donna abbia viaggiato in un Paese colpito dall’epidemia, nè che abbia avuto contatti con persone che sono state in quei Paesi. “Questo nuovo caso indica che c’è prova di un contagio interno alla comunità, non è chiaro fino a che punto” ha detto Sara Cody, direttrice del dipartimento di Sanità pubblica della contea. Nell’Oregon un dipendente di una scuola nella contea di Clackamas è risultato positivo al virus. Nello stato di Washington ne autorità hanno rivelato che un caso di positività riguarda uno studente di una scuola superiore nella contea di Snohomish. Nessuno dei due contagiati ha avuto contatti con un caso noto o ha viaggiato all’estero. Un quarto caso non spiegato era stato annunciato già martedì scorso in California. 

IRAN

Nelle ultime 24 ore il coronavirus ha ucciso nove persone in Iran, tra cui un parlamentare, e i nuovi contagi sono stati 295. “Purtroppo nove persone sono morte nelle ultime 24 ore. Il bilancio delle vittime è ora di 43” ha detto un portavoce del ministero della Salute, mentre i media hanno annunciato la morte stamani di Mohammad Ali Ramazani Dastak, che sarebbe risultato positivo al test qualche giorno fa. I casi confermati di coronavirus nel Paese sono a oggi 593, ha detto il ministero.

FRANCIA

Sono 73 i casi confermati di coronavirus in Francia, tra cui “59 pazienti ricoverati in ospedale, 12 guariti e due persone decedute”. Lo ha precisato il ministro della Sanità francese, Olivier Veran, al termine della riunione di governo straordinaria tenuta all’Eliseo sull’epidemia. Secondo quanto riportato da Le Figaro, il ministro ha poi aggiunto che gli studenti rientrati dalle regione italiane Veneto e Lombardia non hanno più motivo di rimanere confinati in casa. Veran ha quindi annunciato che “tutti gli eventi con oltre 5000 persone in zone ristrette” saranno cancellati, così come è stata cancellata la mezza maratona in programma domani a Parigi.

COREA DEL SUD

Il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie della Corea del Sud ha annunciato altri 219 nuovi casi di coronavirus oltre ai 594 dichiarati poche ore fa, riferisce Reuters. Il dato porta il totale dei casi nel Paese dal 20 gennaio scorso a 3.150 e segnala un aumento record dei nuovi contagi. Oggi il governo ha parlato di “momento critico” per il contenimento dell’infezione e ha chiesto ai cittadini di restare a casa nel weekend.

TURCHIA

La Turchia ha deciso di bloccare a partire da oggi tutti i voli da e per Italia, Iraq e Corea del Sud, a causa dell’epidemia di coronavirus. Lo ha annunciato oggi il ministro della Salute turco, Fahrettin Koca. Come ricorda il quotidiano turco Daily Sabah, Ankara aveva già bloccato i voli da e per Iran e Cina, così come aveva già chiuso la frontiera con l’Iraq.

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