Coronavirus, primi decessi in Europa. E il virus arriva in Africa

15 febbraio 2020

E` già ricoverato presso l`Istituto Spallanzani di Roma Niccolò il 17 enne italiano rimpatriato dalla Cina. Il ragazzo di Grado dovrà completare il periodo di isolamento. Niccolò è atterrato qualche minuto prima delle 8 all’aeroporto di Pratica di Mare l’aereo proveniente da Wuhan. Lo studente è stato costretto due volte, a causa della febbre, a restare nella città cinese da dove si è diffusa l’epidemia di coronavirus. Le condizioni di Niccolò “sono buone, presenta una febbricola e non manifesta altra sintomatologia. Appare sereno e di ottimo umore”, viene riferito nel bollettino medico. L’esito del test per la ricerca del nuovo coronavirus sul ragazzo “arriverà in serata” hanno poi reso noto i medici. In precedenza nonostante le analisi avessero escluso un contagio, a causa dei protocolli che prevedono lo stop alla partenza in caso di sintomi come la febbre, al giovane era stato impedito di imbarcarsi con gli altri italiani rimpatriati con due voli militari nelle scorse settimane. Per questo motivo, con l’obiettivo di evitare ulteriori stop alla partenza, per il 17enne è stato organizzato un volo speciale in bio-contenimento, su una speciale barella isolata protetta da un involucro di Pvc che permette l’osservazione e il trattamento del paziente in isolamento (gestito da un’equipe medica) con potenti filtri che impediscono il passaggio di particelle potenzialmente infette.

UN MORTO IN FRANCIA, PRIMO FUORI DALL’ASIA

Un paziente con il coronavirus è morto in Francia, è il primo caso fuori dall’Asia, epicentro dell’epidemia di Covid-19. Lo ha reso noto il ministero della Salute francese precisando che la vittima è il turista cinese di 80 anni, primo ricoverato per il coronavirus che era arrivato in Francia dalla provincia di Hubei il 5 gennaio ed era stato ricoverato in isolamento il 25. Le sue condizioni si erano aggravate velocemente.

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PRIMO CASO IN AFRICA

Il temuto coronavirus approda anche in Africa. Il ministero della Sanità egiziano ha annunciato di aver registrato il primo caso di nuovo coronavirus nel continente africano. Si tratta di “un cittadino di nazionalità cinese” ha riferito il presidente dell’Associazione dei Medici di origine straniera in Italia, Foad Aodi, in contatto con i medici locali. L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) è stata informata e il paziente, che non aveva “sintomi”, è stato trasferito in ospedale e messo in quarantena per le terapie del caso.

IN CINA

Intanto, in Cina scoppiano altri 5.090 nuovi casi di coronavirus, portanto il totale ufficiale a 66.492. Il People’s Daily China ha twittato i numeri più aggiornati: al totale vanno aggiunti 56 casi a Hong Kong, 10 a Macao e 18 a Taiwan. I morti in totale sono saliti a 1.523, mentre 8096 persone sono state dimesse dagli ospedali. Tuttavia, rispetto al precedente bollettino della China’s National Health Commission, che era fermo a 63.851 casi, si registra un incremento di 2.641. Un dato che, per quanto possa fare impressione in valore assoluto, rappresenta un significativo rallentamento nella diffusione del virus. Basti pensare i 5.090 casi di oggi e i 15 mila di due giorni fa. La Commissione sanitaria nazionale di Pechino ha anche precisato che sono morte 121 persone, portando così il dato dei deceduti in Cina a 1.380. La provincia di Hubei, con la sua capitale Wuhan, resta l’epicentro dell’epidemia, con ulteriori 4,823 casi. Lì, però, è il decimo giorno consecutivo che la corsa del contagio appare in rallentamento. La categoria più esposta nella lotta al coronavirus in Cina sono chiaramente i sanitari. La Commissione sanitaria nazionale di Pechino ha reso noto che finora 1.716 operatori della sanità – medici e infermieri – sono stati contagiati dal COVID-2019. E, tra loro, sei sono morti. Zeng Yixin, vicedirettore della commissione, ha precisato che gli operatori della sanità rappresentano il 3,8 per cento di tutti i contagiati.

IN ITALIA

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L’ospedale Spallanzani di Roma attraverso l’ultimo bollettino fa sapere che due cittadini cinesi provenienti dalla città di Wuhan, casi confermati di infezione da nuovo coronavirus, continuano a essere ricoverati nella terapia intensiva del nostro Istituto. “Le loro condizioni cliniche sono stabili con parametri emodinamici invariati – dicono i medici -. Continuano terapia antivirale e la prognosi resta riservata. Le condizioni di salute del cittadino italiano di ritorno dalla città di Wuhan caso confermato di infezione da nuovo coronavirus, sono buone. Il paziente è afebbrile e asintomatico. Continua la terapia antivirale”. Sono stati valutati, fino a ieri, 66 pazienti sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus e di questi, riporta sempre il bollettino medico, 57, sono risultati negativi al test, quindi sono stati dimessi. Nove pazienti sono tutt`ora ricoverati: 3 sono casi confermati (la coppia cinese attualmente in terapia intensiva ed il giovane proveniente dal sito della Cecchignola) 5 sono pazienti sottoposti a test per la ricerca del nuovo coronavirus in attesa di risultato. Un solo paziente rimane comunque ricoverato per altri motivi clinici. In caso di evoluzioni del quadro clinico, fa sapere lo Spallanzani, verranno dati immediati aggiornamenti. Intanto, è previsto in mattinata all`aeroporto di Pratica di Mare il rientro del volo di rimpatrio proveniente da Wuhan con a bordo Niccolò, lo studente 17enne di Grado costretto due volte, a causa della febbre, a restare nella città della Cina da dove si è diffusa l’epidemia di coronavirus.

SBARCANO I PRIMI PASSEGGERI DALLA DIAMOND

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I primi 11 passeggeri sbarcano dalla Diamond Princess Un primo gruppo di 11 passeggeri, di 80 anni e oltre, risultati negativi ai test per il Coronavirus, è sbarcato dalla Diamond Princess, la nave da crociera messa in quarantena nella baia di Yokohama in Giappone, per essere trasferiti in alloggi protetti messi a disposizione dal governo. Lo ha confermato un funzionario del governo giapponese precisando che i passeggeri resteranno negli alloggi preposti fino alla fine della quarantena, il 19 febbraio. Un bus con i vetri oscurati è giunto al molo dove la nave è attraccata, con il conducente vestito da capo a piedi con indumenti protettivi, compresa maschera e occhialini.Ma allo stesso tempo, altre 67 persone sono risultate positive al coronavirus sulla nave da crociera. Sale così a 285 il numero di contagi sulla nave, che conta circa 3.400 passeggeri e membri dell’equipaggio, tra cui 35 italiani. La Diamond si è fermata nella baia di Yokohama il 3 febbraio scorso ed è stata messa in quarantena.

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