Sono 20.884 i nuovi casi di contagi da Covid-19 in Italia con 347 decessi. E’ quanto emerge dall’odierno bollettino del ministero della Salute-Iss. Ieri i casi erano 17.083 e 343 i morti. Il totale dei contagiati arriva a 2.976.274. Dall’inizio della pandemia sono morte 98.635 persone. Il tasso di positività è salito al 5,9% (ieri 5,1%) con ventimila tamponi in più rispetto a ieri, 358.884. In aumento i ricoveri nelle terapie intensive con +84 (ieri +38), con 222 ingressi del giorno, per un totale di 2.411. I ricoveri ordinari aumentano di 193 unità (ieri 458 unità), per un totale di 19.763.
Lo scenario, insomma, è in peggioramento e desta preoccupazione. “Sembra iniziata la terza ondata — dice l’infettivologo Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova —. I numeri in risalita riguardano solo alcune regioni, ma se dovessero aumentare su tutto il territorio nazionale la situazione sarebbe più complicata. Temo che questa ondata farà male”.La regione più colpita per numero di infezioni giornaliere è la Lombardia che sale sopra quota 4 mila, come quattro giorni fa (vedi 27 e 26 febbraio): per la precisione registra +4.590 contagiati — di cui +1325 a Brescia, un record che corrisponde a quasi il 30% del totale odierno, e +1026 a Milano — ma con oltre 55 mila tamponi che rappresenta il numero di test regionali più alto della giornata (qui il bollettino). Oltre la soglia di 2 mila si trovano Campania (+2.635 casi) ed Emilia-Romagna (+2.456). Seguono Piemonte (+1.537, qui il bollettino), Lazio (+1.520), Veneto (+1.272), Puglia (+1.261) e Toscana (+1.163). Tutte le altre regioni hanno un incremento a due o tre cifre, tranne la Valle d’Aosta che comunica +9 positivi ed è ai minimi da settimane.