Più di 40 milioni di persone hanno contratto il coronavirus nel mondo. Lo ha annunciato oggi la Johns Hopkins University, spiegando che il numero totale dei contagi dall’inizio della pandemia è ora di 40.050.902. Il bilancio totale delle vittime ammonta invece a 1.113.750: la maggior parte dei decessi si registra negli Stati Uniti – che è anche il Paese con il bilancio più alto in termini di infezioni – davanti a Brasile e India. Nella sola Europa, nelle settimane tra fine marzo e giugno, quelle più intense della prima ondata di contagi da Covid, si sono verificati 168 mila decessi in più rispetto alla media dello stesso periodo (tra la decima e la 26esima settimana) sul quadriennio 20216-2019.
Lo riporta Eurostat, con una analisi sui livelli di decessi settimanali complessivi, precisando che si tratta di casi totali indipendetemente dalla causa del decesso stesso. Secondo l’ente di statistica comunitario complessivamente è stato toccato un picco massimo di decessi settimanali, 36mila in più rispetto alla media del quadriennio precedente, nella 14esima settimana dell’anno, tra fine marzo e inizio aprile. Dalla 19esima settimana i decessi extra erano scesi sotto quota 5mila settimana, e dalla 25esima settimana si sono registrati 2.200 decessi in meno della media del quadriennio precedente. Spagna e Italia sono stati i Paesi maggiormente colpiti, secondo Eurostat: il Paese iberico ha registrato il maggior numero di decessi supplementari (48.000) sul periodo in esame, seguito da Italia (46.000) e poi da Francia (30.000), Germania e Olanda (entrambe circa a +10.000 casi).
Calcolando gli aumenti di decessi in termini percentuali, in Spagna nel periodo tra la 13esima e la 15esima settimana sono raddoppiati, dice ancora l’ente di statistica Ue, mentre il secondo maggiore aumento si è verificato in Belgio nella 15esima settimana. In Italia, in questo caso tra la 11esima e la 15esime settimana i decessi totali sono aumentati del 40%. Ma cima alla graduatoria delle regioni più colpite ci sta Bergamo, con un incremento di decessi dell’895% secondo Eurostat nella 12esima settimana, seguita da Segovia 8città a nord est di Madrid) con un più 634% nella 13eima settimana. Infine, guaradando al fattore anagrafico, secondo Eurostat sono stati gli ultra70enni i maggiormente coinvolti dall’aumento di decessi: hanno rappresentato il 96% di quest 168 mila morti addizionali registrati tra la decima e la 26esima settimana del 2020.
LO SCENARIO IN ALCUNI PAESI
Almeno 48.210 persone hanno contratto il coronavirus nelle ultime 24 ore negli Stati Uniti, secondo gli ultimi dati della Johns Hopkins University. Le vittime da ieri sono invece 388. Il bilancio della pandemia nel Paese è ora salito a 8.154.594 infezioni e almeno 219.674 vittime.
Il numero di nuovi contagi da coronavirus è aumentato di 8.737 nel fine settimana in Svizzera, come emerso dai dati resi pubblici oggi dall’agenzia di sanità pubblica elvetica. L’agenzia ha segnalato un totale di 83.159 casi in Svizzera e nel piccolo e vicino principato del Liechtenstein dall’inizio della pandemia. Il bilancio delle vittime è salito di 14 a 1.837. La Svizzera ieri ha annunciato restrizioni più severe per affrontare la seconda ondata di coronavirus che ha colpito la Confederazione, incluso l’obbligo a livello nazionale di indossare la mascherina e il divieto di assembramenti su larga scala.
Nuovo record di casi di coronavirus in Russia: nelle ultime 24 ore sono stati registrati 15.982 contagi, 5.376 dei quali a Mosca. Il totale sale così a 1.415.316 infezioni dall’inizio della pandemia. Nelle ultime 24 ore in Russia si contano anche 179 morti, per un totale di 24.366 decessi.
I casi di coronavirus in India sono diventati 7,55 milioni dopo un altro incremento di 55.722 contagi nelle ultime 24 ore. Si tratta del secondo bilancio al mondo per numero di infezioni, dopo gli Stati Uniti dove si contano 8,1 milioni di casi. Nel Paese, però, si registra un numero basso di morti, nelle ultime 24 ore sono stati 579 per un totale di 114.610 dall’inizio della pandemia.