Un nuovo balzo dei ricoveri ordinari che salgono di 162 unità, una in più di ieri. In aumento, decisamente meno netto, anche il numero di pazienti in terapia intensiva. Crescono i decessi (in cui sono compresi 13 recuperi della Regione Sicilia) e non si ferma la salita della curva epidemica su base settimanale, mentre per effetto degli oltre 400mila tamponi in più effettuati rispetto a ieri, viene quasi dimezzato il tasso di positività. E’ in sintesi quanto emerge dall’odierno bollettino sul coronavirus del ministero della Salute. In cifre, sono 7.698 i nuovi casi di positività al Covid-19 (ieri 5.144) e 74 i decessi (ieri 44) registrati nelle ultime 24 ore in Italia. È quanto emerge dal bollettino odierno del ministero della Salute.
Dall’inizio della pandemia sono 4.873.075 le persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2, mentre da febbraio 2020 il totale delle vittime è pari a 132.893. Sono in tutto 4.616.786 le persone guarite o dimesse, mentre quelle attualmente positive sono in tutto 123.396, pari a +2.521 rispetto a ieri (+1.645 il giorno prima). I tamponi molecolari e antigenici sono 684.710, mentre il tasso di positività scende all’1,1% (l’approssimazione di 1,12%), mentre ieri era pari a 2,1%. Dal punto di vista sanitario sono 481 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 6 in più rispetto alla giornata di ieri, con 41 ingressi giornalieri. Aumentano anche i ricoverati con sintomi nei reparti ordinari: sono infatti 3.970, ovvero 162 in più rispetto a ieri.
Intanto, il nuovo balzo dei ricoveri di ieri riporta in auge l’incubo zona gialla: con l’incidenza oltre la soglia massima dei 50 casi su 100mila abitanti in gran parte delle regioni, gli occhi sono puntati sui tassi di occupazione degli ospedali. Sono ben 5 le regioni che rischiano di passare nella zona con più restrizioni. Preoccupa soprattutto il Friuli Venezia Giulia che vede le terapie intensive al 13%, oltre il livello d’allerta del 10%, e i reparti ordinari al 12%. Se questi ultimi dovessero oltrepassare quota 15% sarebbe zona gialla.