Coronavirus, via libera al protocollo Iss. Ultimatum delle Regioni al governo sui trasporti
I governatori hanno chiesto un’intesa “entro 48 ore”. Boccia: servono rigore, prudenza e certezza
La Conferenza Unificata Stato-Regioni ha approvato il documento dell’Iss “Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di Sars-Cov-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia”, sul quale ieri le Regioni avevano espresso parere favorevole. Resta però l’impasse con l’esecutivo sui trasporti, un tema che non era all’ordine del giorno della Stato-Regioni: le Regioni, a quanto si apprende, hanno avanzato al governo una sorta di ultimatum chiedendo di trovare un accordo “entro 48 ore”.
E già arrivano i primi segnali dal governo. Dovrebbe essere sciolta lunedì prossimo, in una Conferenza unificata Stato-Regioni, la questione dei trasporti pubblici, con linee guida condivise governo-enti locali sulla sicurezza sanitaria sui mezzi: “L’auspicio è che ci possa essere un documento unitario che sui trasporti garantirà gli stessi criteri da Nord a Sud”, ha detto il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, rimarcando che “oggi l’Italia ha un documento unitario sulla gestione dei casi Covid”. Per Boccia “oggi chiunque nel paese rispetta le regole dà un contributo: chi non le rispetta danneggia il Paese. Ognuno si deve assumere la responsabilità di quanto sta facendo nel Paese”, ha concluso il ministro.
Di certo è alta la tensione tra governo e Regioni. Ne è consapevole Roberto Speranza che su Facebook tenta di calmare le acque. “Riaprire le scuole in sicurezza è la priorità di tutto il Paese – scrive il ministro della Salute -. Abbiamo appena approvato all`unanimità in conferenza unificata con Regioni, Province e Comuni il documento con le indicazioni operative per la gestione dei casi e dei focolai di Covid nelle scuole e nei servizi per educativi per l`infanzia. Nei prossimi giorni serviranno ancora tanto lavoro e condivisione. Non polemiche e divisioni”.
Nella seduta straordinaria della Conferenza Unificata, convocata dal ministro degli Affari regionali Boccia da Taranto, l’approvazione sul documento dell’Iss è arrivata all`unanimità da parte di Regioni, Comuni e Province. In videoconferenza oltre a Boccia erano presenti i ministri Speranza e Azzolina, il capo della protezione civile Borrelli, il presidente dell’Iss Brusaferro, i rappresentanti di Regioni (Bonaccini), Anci (Decaro) e UPI (De Pascale) e tra i governatori Toma (Molise), Bardi (Basilicata) e Fontana (Lombardia).
“La Conferenza delle Regioni – spiegava ieri in una nota il presidente del Molise, Donato Toma, che aveva presieduto la riunione – prosegue con responsabilità istituzionale l’interlocuzione con il Governo in vista della riapertura della scuola ed oggi ha espresso un parere sostanzialmente favorevole al documento predisposto dai ministeri competenti e da Iss e Inail. Un testo che è una sorta di guida operativa destinata agli istituti scolastici per la gestione dei casi di bambini con segni/sintomi Covid-19 correlati e per la preparazione, il monitoraggio e la risposta a potenziali focolai da Covid-19 collegati all’ambito scolastico e dei servizi educativi dell’infanzia attraverso modalità basate su evidenze e bune pratiche di sanità pubblica. Insomma indicazioni operative condivise per evitare – come è scritto nel documento – ‘frammentazione e disomogeneità'”. Le Regioni, proseguiva, hanno “chiesto che nei servizi educativi per l’infanzia la didattica possa svolgersi a gruppi stabili, rimettendo ai singoli istituti la valutazione sulla loro dimensione. Ed abbiamo presentato anche una raccomandazione sulla didattica a distanza, per classi e per plesso nel caso, in cui si dovessero verificare cluster che ne impongano la riattivazione”, concludeva Toma.