Angela Merkel sotto accusa per lo scandalo che ha travolto l’ufficio responsabile della gestione dei migranti arrivati in Germania dal 2015. “Il fallimento è nell’inerzia (del governo) quando sono diventate chiare le sfide poste alla Germania dall’arrivo dei rifugiati – ha detto l’ex presidente dell’Ufficio federale per i migranti e i rifugiati (Bamf), Frank-Jurgen Weise, al settimanale Der Spiegel – la crisi avrebbe potuto essere evitata”.
Wiese ha quindi riferito di aver informato personalmente la cancelliera tedesca in due occasioni, nel 2017, dei problemi sorti con l’arrivo di centinaia di migliaia di migranti, aggiungendo che non sarebbe però stata presa alcuna iniziativa a riguardo. Un rapporto confidenziale redatto proprio dall’ex presidente del Bamf, in cui viene duramente attaccato il governo, è stato ugualmente riportato dai media. Da settimane, il governo e la cancelliera sono sotto pressione a seguito di una vicenda di corruzione emersa in una sede a Brema del Bamf. Il responsabile della sede, gli avvocati e gli interpreti sono stati accusati di corruzione e dovranno rispondere all’accusa di aver accolto almeno 1.200 richieste di asilo in cambio di mazzette. Dallo scoppio dello scandalo il governo sta verificando se si tratti di un caso isolato o se invece riguardi anche altri uffici.[irp]