Corruzione e riciclaggio a Roma, 24 arresti. Indagato il parlamentare Marotta (Ncd-Ucd)

POLITICA & AFFARI Il faccendiere Raffaele Pizza è tra i coinvolti nell’inchiesta della Procura della Capitale: è il fratello di Giuseppe segretario nazionale della nuova Democrazia Cristiana

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C’è anche un deputato in carica, Antonio Marotta (Ncd-Udc) tra gli oltre 50 indagati dalla Procura di Roma nell’ambito dell’inchiesta sfociata oggi nell’operazione “Labirinto” del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza di Roma, che ha eseguito 24 arresti (dodici in carcere e dodici ai domiciliari), cinque misure interdittive (obbligo di dimora e divieto di attività professionale) e sequestrato più di 1,2 milioni di euro tra immobili, conti correnti e quote societarie. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale, corruzione e riciclaggio, truffa ai danni dello Stato e appropriazione indebita. Le investigazioni degli specialisti del Nucleo Valutario sono partite dall`approfondimento di svariate segnalazioni per operazioni sospette nei confronti di un consulente tributario romano e di un labirinto di società a lui riferibili che movimentavano grandi somme di denaro tra i conti correnti personali ed aziendali. Le indagini, valutarie prima e penali, poi hanno permesso di ricostruire l`operatività di una ramificata struttura imprenditoriale illecita che negli anni oggetto d`indagine hanno movimentato oltre 10 milioni di euro giustificati da fatture false a scopo di evasione e per costituire riserve occulte da destinare a finalità illecite, attraverso una galassia di “società cartiere” (costituite e gestite con il concorso di numerosi indagati).

Per “ammorbidire” eventuali controlli fiscali e agevolare le pratiche di rimborso delle imposte, il consulente si avvaleva anche di due dipendenti infedeli dell`Agenzia delle Entrate di Roma, arrestati oggi, smascherati in collaborazione con gli organi ispettivi interni dell`Agenzia. Figura centrale dello sistema era un faccendiere capitolino, originario della Calabria, attivo nel settore delle pubbliche relazioni che, forte di “entrature” politiche e grazie a salde, antiche relazioni con personalità di vertice di enti e società pubbliche, costituiva lo snodo tra il mondo imprenditoriale e quello degli enti pubblici, svolgendo un`incessante e prezzolata opera di “intermediazione” nell`interesse personale e di imprenditori senza scrupoli interessati ad aggiudicarsi gare pubbliche.

Figura centrale dello scoperto sistema affaristico-criminale è un faccendiere capitolino, Raffaele Pizza, fratello di Giuseppe Pizza, il politico calabrese ex sottosegretario del governo Berlusconi ora segretario nazionale della nuova Democrazia Cristiana. Il faccendiere, attivo nel settore delle pubbliche relazioni che, forte di “entrature” politiche e grazie a salde, antiche relazioni con personalità di vertice di enti e società pubbliche, costituiva lo snodo tra il mondo imprenditoriale e quello degli enti pubblici, svolgendo un’incessante e prezzolata opera di “intermediazione” nell’interesse personale e di imprenditori senza scrupoli interessati ad aggiudicarsi gare pubbliche. Il faccendiere, sfruttando i legami stabili con la “politica”, si adoperava anche per favorire la nomina, ai vertici di enti e di società pubbliche, di persone a lui vicine, così acquisendo ragioni di credito nei confronti di queste che, riconoscenti, risultavano permeabili alle sue richieste. Il faccendiere utilizzava uno studio sito accanto al Parlamento, in una nota via del centro, per ricevere danaro di illecita provenienza, occultarlo e smistarlo, avvalendosi in un caso anche della collaborazione di un parlamentare in carica di professione avvocato – attualmente indagato – che lo ha attivamente coadiuvato nelle attività di illecita intermediazione.

CHI E’ MAROTTA Antonio Marotta è deputato di Area Popolare Ncd-Udc, 68 anni, avvocato originario di Torchiara (Salerno), è accusato di traffico di influenze illecite. Anche per lui la Procura aveva chiesto l’arresto, ma il gip ha negato la custodia cautelare non riconoscendo valida l’impostazione dell’accusa. Già deputato nella passata legislatura con l’Udc, è stato eletto nel 2013 nelle liste di Forza Italia-Pdl, da dove poi nel giugno 2015 è passato a Area Popolare. E’ stato anche consigliere laico del Consiglio superiore della magistratura.