Corsa alla leadership del centrodetsra, sul web Salvini batte Parisi
Il leader del Carroccio Matteo Salvini si candida come il Trump italiano: è lui il candidato di destra pronto a sfidare Matteo Renzi, secondo una ricerca del “il socialpolitico.it”. “Il leader della Lega – si legge in una nota- si è costruito nel tempo un fortino di elettori digitali da far invidia anche al nostro primo ministro, che non è uno propriamente allergico al tema. Su Facebook il leader del Carroccio è addirittura il secondo politico italiano più influente, prima di lui c’è neanche troppo distante Beppe Grillo. Matteo Salvini è seguito da 1.626.096 utenti, cresce con una media settimanale di circa 11mila nuovi fan e sono 554.321 le persone che parlano di lui su questo social network. Per capire quanto siano importanti questi dati bisogna vedere il confronto con Matteo Renzi. Il primo ministro italiano è molto distante da Salvini: ha “soltanto” 924.417 fan, cresce con una media settimanale di circa 7mila nuovi fan e le persone che parlano di lui sono 93.419. Matteo Salvini, come intuibile, cavalca sulla rete in modo opportunistico i temi legati all’immigrazione. La maggior parte dei suoi post sono messaggi o video molto critici in cui viene data enfasi alla retorica “gli italiani prima”.
Quello che è un po’ meno conosciuto è che su Facebook sono nate molte pagine che si rifanno a questi argomenti rilanciando la narrazione, a volte palesemente falsa, di immigrati clandestini privilegiati a discapito degli italiani. L’indotto che queste fanpage portano a Matteo Salvini in termini di coinvolgimento con gli elettori digitali è molto alto. Nei suoi ultimi cento post il leader ha ottenuto una media di 8.211 mi piace, 1.396 commenti e 1.800 condivisioni. Tra l’altro è interessante rilevare come il massimo livello di engagement raggiunto da Salvini coincida con la data dell’elezione del candidato repubblicano. Nel giorno della manifestazione di Firenze Salvini è stato nella classifica degli argomenti più discussi della Twitter-sfera italiana per più di 8 ore, risultando a fine giornata il politico italiano più menzionato. La sentiment è stata tutta dalla sua parte, considerando che è riuscito a far entrare nella classifica dei topic trend italiani, dopo settimane di anonimato, l’hashtag #iovotoNo. “La prova di forza di Salvini sui social, associata alla dote della vittoria di Trump, trova riscontro nella sua capacità di monopolizzare l’attenzione dei media più tradizionali. Negli ultimi sette giorni Salvini è stato il terzo politico italiano più visibile sui media online. Senza Matteo Salvini – prosegue la ricerca- il centrodestra su internet non esiste. Il Berlusconi pensiero viene confermato dal web, dove la popolarità del segretario leghista prevale su quella degli altri papabili leader della coalizione chiamata a rappresentare l’unica alternativa credibile al Pd di Matteo Renzi”.
Facebook Su Facebook un abisso separa la popolarità di Salvini da quella di Parisi. Il leader della Lega, grazie a post estremamente virali che non lesinano tematiche nazional-popolari, viaggia a gonfie vele. La sua pagina fan ha totalizzato sinora oltre 1 milione e 600 mila like. Parisi ha, invece, raggiunto appena 37 mila e 400 mi piace. Meglio di lui fanno sia Giovanni Toti (circa 53.800) che la Meloni (611.000). Non solo: Salvini è anche il leader che più fa discutere. Gli ultimi 100 contenuti pubblicati dalla sua fanpage hanno raggiunto un engagement medio pari a 11.345. L’ex ad di Fastweb, invece, non riesce nemmeno a superare quota 270. Meglio di Toti (249) ma peggio di Meloni (5.125).
Twitter Su Twitter solo Meloni riesce a insidiare la popolarità di Salvini. Il profilo del successore di Umberto Bossi ha agguanto quasi 315 mila follower, quello della leader di Fratelli d’Italia circa 311 mila. Lontanissimo Parisi (8.870 follower) staccato nettamente anche da Toti (29.972). Insomma l’ex candidato sindaco di Milano ha una limitata capacità attrattiva nei confronti del pubblico social. Dato che viene confermato anche dai reweet. Gli ultimi 100 tweet di Parisi sono stati mediamente condivisi da altri utenti 5,8 volte. La migliore, in questo campo, è Meloni, con 124 reweet medi. La seguono Salvini (65,3) e Toti (11,4).
Google Il basso livello d’interesse del web nei confronti di Parisi si riverbera anche nelle ricerche online. Prendendo come parametro la scala da 1 a 100 utilizzata da Google Trend per calcolare il volume di questo tipo di interazioni, notiamo che Salvini, nell’ultimo mese, ha totalizzato un volume medio di ricerche pari a 34. Dopo di lui troviamo ancora una volta Giorgia Meloni (27). Seguono, molto distanziati, Parisi (5) e Toti (3).