Politica

Corsa democratica alla Casa Bianca: Kamala Harris spicca volo, Biden grande sconfitto

I commentatori non hanno dubbi: è Joe Biden, finora front runner indiscusso nella corsa per la nomination dem, il grande sconfitto della due giorni di dibattiti a Miami che hanno ufficialmente dato il via alla battaglia delle primarie. Mentre tra i vincitori emergono le senatrici Kamala Harris e Elizabeth Warren, con la prima che ha praticamente messo nell’angolo l’anziano ex vice presidente contestandogli le controverse posizioni assunte nei decenni passati sulla questione razziale.

Sono buoni anche i risultati per il sindaco Pete Buttigieg, che in effetti era arrivato all’appuntamento di Miami già nella rosa dei cinque favorita in mezzo al gruppone di 20 candidati, e per l’ex ministro dell’amministrazione Obama, Julian Castro, la cui buona performance, soprattutto grazie alle posizioni sulla questione dei migranti, è arrivata invece a sorpresa. Al contrario dell’altro texano in campo, Beto O’Rourke, che, reduce dai successi da rock star della campagna elettorale, per altro persa, per il Senato, sembra aver perso forse l’ultima occasione di far decollare la sua campagna elettorale.

Più difficile, per i commentatori, esprimere un giudizio netto, positivo o negativo, per la performance di Bernie Sanders, l’indipendente ‘socialista’ del Vermont che ha il difficile compito di replicare l’exploit del 2016 ora che il messaggio di sinistra – che lui ha avuto il merito di sdoganare durante il duello con Hillary Clinton – è portato avanti da gran parte dei candidati alla nomination. Durante il dibattito di ieri notte non vi sono state sorprese, e l’anziano senatore ha ribadito il suo programma per l’assistenza sanitaria universale e l’aumento delle tasse per i più ricchi. Argomenti però che ora vengono portati avanti da altri candidati, come appunto la Warren che nei sondaggi continua a crescere ed avvicinarsi alla seconda posizione che al momento tiene, dietro al finora saldamente in testa Biden.

La vera incognita sarà ora vedere se i risultati del dibattito potranno sconvolgere gli attuali rapporti di forza, soprattutto in favore della senatrice afroamericana Harris che, con il suo attacco metodico e frontale, degno della procuratrice che è stata, a Biden si è imposta come diretta sfidante del front runner. Oppure di Buttiegieg, il 37enne sindaco apertamente gay che finora è stato la principale sorpresa di questa campagna, e di Castro, anche lui un ex sindaco, di San Antonio, ed l’unico candidato ispanico, che potrebbe capitalizzare la grande attenzione politica data alla questione dei migranti.

Non a caso ha esortato tutti gli americani “ad arrabbiarsi” di fronte alla foto, che ormai ha inorridito tutto il mondo, del padre e della bimba affogati mentre cercavano di attraversare a nuovo il Rio Grande. E poi ha bacchettato O’Rourke, liberal bianco eletto ad El Paso che si fa chiamare Beto dai suoi sostenitori, affermando che “deve fare i compiti sull’immigrazione” per non aver appoggiato la sua proposta di eliminare la norma che criminalizza l’ingresso senza documenti negli Usa.

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