Corte europea diritti dell’uomo: non è un reato la negazione del genocidio armeno

La Corte europea dei diritti dell’uomo ha sancito de facto che non è reato la negazione del genocidio armeno, come invece accade per la negazione della Shoah. Il tribunale era stato chiamato in causa da un cittadino turco condannato in Svizzera. Il tribunale ha deciso che la Svizzera non avrebbe dovuto perseuguirla e che la condanna ha leso l suo diritto alla libertà d’espressione. La Grand Chambre, massima istanza dell’istituzione è composta di 17 giudici e si è pronunciata sull’istanza presentata da un uomo politico turco, Dogu Perncek, che è stato condannato nel 2013 a un’ammenda dalla giustizia elvetica per aver pubblicamente espresso la tesi che il genocidio armeno sia “una menzogna internazionale”. Il ricorrente sostiene che la condanna è un attentato alla sua libertà d’espressione. (fonte Afp)

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it
Condividi
Pubblicato da