Così i cuprati potranno ridurre i costi dell’elettricità

Su Science studio su superconduttori con PoliMi e Università Roma VIDEO

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Una ricerca in cui sono coinvolti anche il Politecnico di Milano e l’Università La Sapienza di Roma, ci fa fare un passo avanti verso una possibile rivoluzione nel settore della distribuzione dell’energia elettrica, soprattutto abbattendo notevolmente i costi (e gli sprechi). Lo studio sui cuprati, materiali superconduttori, composti di rame, ossigeno e altri elementi, scoperti negli anni ’80, è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista “Science”. Gli scienziati italiani, assieme ai colleghi dell’Università Chalmers di Gteborg e del Sincrotrone Europeo ESRF di Grenoble, hanno capito perché i cuprati, anche quando non sono superconduttori, si comportano in modo misterioso.

La caratteristica importante di tutti i superconduttori è non sprecare energia nel trasporto di elettricità e questo avviene solo a bassa temperatura; ma nei cuprati si ritrovano altre caratteristiche speciali, anche a temperature meno basse: ecco perché si parla di comportamento da “metallo strano”. Ne abbiamo parlato con Giacomo Ghiringhelli, docente di Fisica Sperimentale al Politecnico di Milano. “Ciò che abbiamo scoperto – ha spiegato – è che questo comportamento strano è legato alla presenza di cosiddette onde di carica nel materiale. Cioè una modulazione della densità degli elettroni nel materiale che non è riconducibile alla presenza o all’assenza degli atomi ma a un qualche meccanismo più sofisticato, appunto legato a un forte Entanglement cioè a una forte correlazione tra gli elettroni che formano questo materiale”.

Obiettivo della ricerca è cercare di capire perché questi particolari superconduttori si comportano in questo modo così strano. “Si spera che, potendo risolvere questo loro comportamento misterioso – ha concluso Ghiringhelli – cioè potendo formulare una teoria soddisfacente di queste loro proprietà, si possa, in futuro, progettare dei materiali che possono diventare superconduttori a temperatura ambiente e, quindi, si possa realizzare il sogno, antico di un secolo, da quando la superconduttività è stata scoperta, di poter usare i superconduttori per poter distribuire l’elettricità nelle case di tutto il mondo e, quindi, risparmiare moltissima energia che adesso viene sprecata a causa dell’utilizzo dei cavi di rame”.