Costi luce e pulizia spettano a deputati Ars, bocciata norma

I costi delle utenze elettriche e quelli delle pulizie degli uffici dei gruppi parlamentari rimangono a carico dei deputati, come da legge regionale di recepimento del decreto Monti. L’Ars ha bocciato, infatti, la norma della mini-finanziaria, all’esame dell’aula, che poneva questi costi a carico dell’Assemblea e non più del singolo parlamentare attraverso i fondi per le spese di funzionamento. M5s e Pd hanno votato contro la norma, cassata con il voto segreto: 26 voti a favore e 28 contrari. Prima della votazione, il vice capogruppo del Pd, Giovanni Panepinto, aveva proposto lo stralcio della norma dal ddl. Richiesta respinta dal capogruppo del Mpa, Roberto Di Mauro; non essendoci la condivisione da parte dell’aula, il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone che era favorevole allo stralcio e aveva suggerito di prendere tempo soprattutto in attesa della riforma costituzionale che interviene anche sulla materia delle spese nei consiglio regionali, dunque ha messo ai voti la norma, che è stata bocciata.