I costruttori romani strigliano la Raggi: “Non capiamo sua visione? Città ferma”

ROMA CAPITALE L’assessore Berdini annuncia l’arrivo della centrale unica appalti. Cantone: “Nostro obiettivo non bloccare ma far lavorare”

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I costruttori romani, alla vigilia dei sei mesi di mandato, non risparmiano critiche e appunti a Virginia Raggi. L’occasione è l’assemblea annuale dell’Acer che si è riunita oggi all’Auditorium Parco della Musica. “Purtroppo, a circa sei mesi dall’insediamento della nuova amministrazione capitolina, non siamo riusciti a percepire con chiarezza in che cosa consista la ‘visione’ immaginata per la Roma futura – le parole del presidente Edoardo Bianchi -. Ha preoccupato, per esempio, la decisione di non candidare Roma alle Olimpiadi del 2024. Sarebbe stata un’importante occasione di sviluppo”. Le Olimpiadi non solo l’unico elemento di malumore. Ai vertici dell’Acer non è andata giù l’assenza della sindaca di Roma all’appuntamento annuale del settore. Così nell’Auditorium rimbombano frasi come città ferma e delusione per la mancata partecipazione di Raggi: “Abbiamo sempre creduto e continuiamo a credere nell’importanza del confronto costruttivo tra amministrazione e forze produttive, fra le quali la nostra associazione ha sicuramente un rilievo non secondario…”.

A tentare la ‘ricucitura’ è l’assessore all’Urbanistica e Lavori Pubblici Paolo Berdini che annuncia l’arrivo della centrale unica degli appalti di Roma che guiderà tutte le procedure di appalto del Comune, in assoluta trasparenza. “Vi porto i saluti della sindaca – afferma aprendo il suo intervento – che ha la stessa sensibilità che ho io per questa forza produttiva. Vale la pena stemperare, vi proporrò un protocollo, un patto. La città ha grandi difficoltà. Di qui la rinnovata richiesta di un Patto per Roma al Governo e la sottolineatura: Milano, che ora va di moda come ‘esempio’, ha avuto 1,5 miliardi solo di contributi pubblici per costruire Expo, poi con il patto per Milano il Governo ha dato un altro miliardo e mezzo alla città. Se io avessi 3 miliardi, più o meno quanti ce ne erano in programma per le Olimpiadi, questa città cambierebbe molto”. Sulle risorse giubilari da spendere anche dopo l’Anno Santo, interviene invece il presidente dell’Anac Raffaele Cantone che si dice più che pronto a collaborare con le istituzioni della Capitale. “In questi giorni abbiamo dovuto forse puntualizzare, ma la questione è immediatamente rientrata, che non c’era stato nessun ritardo dei lavori giubilari ascrivibili all’Anac – ricorda il numero uno dell’Autorità Nazionale Anticorruzione -. A Giubileo concluso ci sono ancora moltissimi lavori che possono essere fatti utilizzando i fondi giubilari. E da parte dell’autorità non c’è nessuna opposizione. È una grande occasione. Il nostro obiettivo non è bloccare ma il contrario: provare a far lavorare chi deve nel rispetto delle regole, ma soprattutto con tempi e spese certe”.