Sergio Mattarella ha incaricato Carlo Cottarelli per formare un governo. Il Professore ha accettato con riserva. Zainetto in spalla, vestito blu d’ordinanza, Carlo Cottarelli e’ giunto al Quirinale dove lo attende il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Anche l’ex commissario alla spending review, come nei giorni scorsi Giuseppe Conti, e’ giunto in Piazza del Quirinale in taxi.
L’economista e’ giunto stamane in treno da Milano e direttamente dalla stazione Termini e’ arrivato nel palazzo della Presidenza della Repubblica. Il presidente della Repubblica “mi ha chiesto di presentarmi in Parlamento con un programma che consenta di accompagnare il Paese al voto” e quindi ci saranno “tempi molto stretti per la presentazione della lista dei ministri al presidente della Repubblica”, ha detto Cottarelli al termine dell’incontro con il Capo dello Stato dicendosi “onorato” dell’incarico ricevuto e promettendo di “mettercela tutta”. Il Professore è stato convocato ieri sera dal Capo dello Stato dopo una giornata che definire convulsa è un eufenismo. Tutto nasce ieri sera quando il presidente della Repubblica appare davanti ai giornalisti schierati.
“Ho agevolato in ogni modo il tentativo di Lega e M5S di formare un governo, ho atteso la formazione di un programma, ho superato ogni perplessità sulla circostanza che un governo politico fosse guidato da un esponente non eletto in Parlamento. Nessuno può sostenere che io abbia ostacolato la formazione del governo che viene definito del cambiamento” dichiara Mattarella. “Avevo fatto presente che per alcuni ministeri avrei esercitato un’attenzione alta, il presidente svolge un ruolo di garanzia – spiega – Ho condiviso e accettato tutte le proposte sui ministri tranne quello per l’economia. L’incertezza sulla nostra posizione dell’euro ha posto in allarme investitori e risparmiatori italiani e stranieri che hanno investito nei nostri titoli di Stato e nelle nostre aziende. L’impennata dello spread riduce le risorse dello Stato, occorre fare attenzione al pericolo dell’aumento degli interessi per i mutui e per i finanziamenti alle aziende. È mio dovere essere attento alla tutela dei risparmi degli italiani, in questo modo si riafferma concretamente la sovranità italiana. L’Italia – conclude Mattarella – è un Paese fondatore dell’Unione Europea e ne è protagonista: ho fatto il possibile per far nascere un governo politico”.
Forza Italia non voterà la fiducia al governo Cottarelli
Carlo Cottarelli “e’ rispettabile e preparato, pero’ e’ un tecnico, non e’ espressione di un governo politico. Il quinto ce lo siamo risparmiati, sarebbe il quinto bis alla guida del Paese. Onestamente no, non avra’ la fiducia di Forza Italia in Parlamento, basta, oggettivamente abbiamo dato, ridiamo la parola agli elettori e torniamo a votare”. Lo afferma il portavoce unico dei gruppi parlamentari di Forza Italia Giorgio Mule’. “Ora bisognerebbe tornare ad usare un linguaggio piu’ tranquillo. Da troppi giorni si sente parlare di veti, diktat e imposizioni. Salvini? E’ un alleato fondamentale del centrodestra, governa con noi da svariati decenni, questa e’ un’esperienza che non finisce – ha proseguito -. Il centrodestra dimostra di essere una parte che fa il bene di questo Paese, non si puo’ prescindere dall’alleanza di centrodestra con la Lega e Fratelli D’Italia. Salvini lascia intendere che potrebbe presentarsi alle elezioni con i grillini? L’accordo con i Cinque Stelle per la Lega sarebbe uno snaturamento. Gia’ nel contratto di governo si sono dovuti arrampicare sugli specchi, le idee e l’animo della Lega e’ opposto a quello dei Cinque Stelle, ieri Salvini ha usato espressioni colorite ma lui per primo sa che la sua gente non lo seguirebbe su un’alleanza con i grillini di tipo elettorale. La casa della Lega e’ il centrodestra”. “Nei confronti di Sergio Mattarella, Berlusconi ha detto parole chiare, giudicando irresponsabile chi chiede un’improbabile messa in stato d’accusa o addirittura l’accusa di alto tradimento nei confronti del presidente della Repubblica. Si tratta di un’iniziativa avventata, figlia di una reazione scomposta verso un comportamento che e’ nei poteri del presidente della Repubblica”, ha sostenuto Mule’. Silvio Berlusconi, ha concluso, “e’ pronto a fare campagna elettorale in prima persona, ora puo’ anche tornare in campo da candidato premier. E’ prontissimo a guidare sul campo Forza Italia”.