Continua a diminuire la curva pandemica in Italia. Calano ancora anche le terapie intensive e i ricoveri ordinari. L’attenzione oggi è anche sull’ipotesi di una recrudescenza dell’epidemia di coronavirus legata ai profughi in arrivo dall’Ucraina. È la Fondazione Gimbe a sottolineare che il 63,8% della popolazione ucraina non è vaccinata. Un dato che “non deve essere sottovalutato”. Il presidente Gimbe Nino Cartabellotta suggerisce che il governo includa nei piani di accoglienza la vaccinazione di anziani e fragili provenienti dalle zone di guerra. In dettaglio, secondo l’odierno bollettino del ministero della Salute sull’emergenza coronavirus, sono 41.500 i nuovi casi di positività al Covid-19 (ieri 36.429) e 185 i decessi (ieri 214) registrati in Italia nelle ultime 24 ore.
Dall’inizio dell’epidemia sono 12.910.506 le persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (compresi guariti e deceduti), mentre da febbraio 2020 il numero totale delle vittime è pari a 155.399. Le persone guarite o dimesse sono complessivamente (ieri 49.352), mentre quelle attualmente positive sono 1.041.462. Compresi quelli molecolari e gli antigenici, i tamponi totali processati sono stati 431.312 (ieri 415.288). Il tasso di positività, ieri all’8,8% sale al 9,6%. Sul fronte del sistema sanitario diminuiscono ancora le terapie intensive: sono 27 in meno (come ieri) con 52 ingressi del giorno, e scendono complessivamente a 654, così come i ricoveri ordinari, 355 in meno (ieri -502), per un totale di 9.599. A livello territoriale, il Lazio è la regione che presenta il maggior incremento di contagi (4.771). Seguono Sicilia (4.411) Lombardia (4.386) e Veneto (3.918).
I dati della fondazione Gimbe
Nell’ultima settimana continuano a scendere in Italia i nuovi casi di infezione da Coronavirus del 21,1%, così come i ricoveri in area medica (-20%) e in terapia intensiva (-21%). Stesso trend per quello che rigurda i decessi diminuti, nell’ultima settimana, del 18,6%.
A confermarlo è la Fondazione Gimbe nel suo report settimanale che conferma anche come, negli ultimi 7 giorni, si assista ad un ulteriore crollo dei nuovi vaccinati (-34,4%). Rispetto alla precedente settimana il monitoraggio della Fondazione Gimbe constata una diminuzione di nuovi casi (275.376 vs 349.122) e decessi (1.488 vs 1.828). In calo anche i casi attualmente positivi (1.073.230 vs 1.291.793), le persone in isolamento domiciliare (1.062.066 vs 1.277.821), i ricoveri con sintomi (10.456 vs 13.076) e le terapie intensive (708 vs 896).
In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni: decessi: 1.488 (-18,6%), di cui 122 riferiti a periodi precedenti. Terapia intensiva: -188 (-21%). Ricoverati con sintomi: -2.620 (-20%). Isolamento domiciliare: -215.755 (-16,9%). Nuovi casi: 275.376 (-21,1%). Casi attualmente positivi: -218.563 (-16,9%). “I nuovi casi settimanali – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe -sono in calo da cinque settimane: rispetto alla settimana precedente si attestano intorno a 275 mila, con una riduzione del 21,1% e una media mobile a 7 giorni che scende da 49.875 casi del 22 febbraio a 39.339 il 1° marzo (-18,6%)”.
Al 2 marzo sono 7,03 milioni le persone che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino, di cui 2,27 milioni guarite da Covid-19 da meno di 180 giorni e pertanto temporaneamente protette: le persone attualmente vaccinabili sono dunque circa 4,8 milioni, un dato, si sottolinea, che non tiene conto delle esenzioni di cui non si conosce il numero esatto.