Contagi in rialzo in Italia rispetto alle ultime 24 ore, come sempre di martedì, tuttavia i dati sono in netto calo rispetto alla settimana scorsa. Si allenta ancora la pressione sul sistema ospedaliero con il calo di ricoverati in reparti ordinari e pazienti in terapia intensiva. Sui ricoveri in rianimazione confermano il trend i dati Agenas pubblicati oggi.
In Italia l’occupazione delle terapie intensive da parte dei pazienti positivi è scesa al 7%, ovvero di un punto in 24 ore (sono tre le regioni che ancora superano la soglia di allerta del 10%, Marche, all’11%, Sardegna e Lazio, al 13%). È al 17% – stessa percentuale di ieri – invece l’occupazione dei posti nei reparti ospedalieri di area non critica, anche se, a livello giornaliero, sono più le regioni che vedono un aumento di quelle che hanno un calo. In attesa del conteggio nazionale, ecco i resoconti in arrivo dalla singole Regioni.
Il bollettino
Sono 46.631 i nuovi casi di positività al Covid-19 (ieri 17.981) e 233 i decessi (ieri 207) registrati in Italia nelle ultime 24 ore. È quanto emerge dal bollettino odierno del ministero della Salute. Dall’inizio dell’epidemia sono 12.829.972 le persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (compresi guariti e deceduti), mentre da febbraio 2020 il numero totale delle vittime è pari a 155.000. Le persone guarite o dimesse sono complessivamente 11.601.742 e 73.607 quelle diventate negative nelle ultime 24 ore, mentre gli attuali positivi sono in tutto 1.073.230, pari a -26.704 rispetto a ieri (-22.344 il giorno prima).
Compresi quelli molecolari e gli antigenici, i tamponi totali processati sono stati 530.858, ovvero 332.345 in più rispetto ai 198.513 di ieri. Il tasso di positività, ieri al 9,1%, oggi scende all’8,8%, ai minimi dallo scorso dicembre. Sul fronte del sistema sanitario continuano a diminuire le degenze in ogni area. Sono -395 (ieri -17), per un totale di 10.456 ricoverati, i posti letto occupati nei reparti Covid ordinari. Sono -6 (ieri -19) i posti letto occupati in terapia intensiva: il totale dei malati più gravi è ora pari a 708, con 74 ingressi in rianimazione (ieri 39).