Covid-19, Consulta: giudici e avvocati in udienza anche da remoto

Il provvedimanto entra in vigore a partire dal 20 ottobre 2020 e fino al 31 gennaio 2021

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Corte Costituzionale

A partire dal 20 ottobre 2020 e fino al 31 gennaio 2021, singoli giudici e avvocati potranno partecipare all’udienza pubblica, mediante collegamento da remoto, qualora ragioni legate all’emergenza epidemiologica da COVID-19 impediscano loro di essere presenti alla Corte costituzionale. Lo stabilisce il decreto del Presidente della Consulta Mario Rosario Morelli emanato oggi, in conformità a quanto deliberato dal collegio. Il decreto è stato adottato per contribuire al contrasto dell’emergenza da Covid-19, con particolare riferimento alla situazione epidemiologica della Corte, e per assicurare la continuità nonché il tempestivo esercizio della funzione di giustizia costituzionale, nel pieno rispetto del contraddittorio.

Tenuto conto dell’autonomia della Corte e della specificità dei giudizi costituzionali, il decreto si inserisce nel solco di quelli precedentemente adottati durante l’emergenza sanitaria, riproponendo alcune misure già sperimentate e integrandone altre per garantire, in particolare, la trattazione delle cause in udienza pubblica. A tal fine viene estesa la possibilità, finora prevista solo per la camera di consiglio, che singoli giudici o avvocati partecipino all’udienza pubblica mediante collegamento da remoto. La richiesta deve pervenire alla Cancelleria entro le ore 12:00 del giorno precedente l’udienza e dev’essere autorizzata dal Presidente della Corte. Tutti i decreti presidenziali emanati durante l’emergenza sanitaria sono pubblicati sul sito online e notificati sull’App della Corte.