Nelle ultime 24 ore si registra un record di contagi da Covid-19 e di vittime. I nuovi positivi sono 228mila, il numero più alto dall’inizio della pandemia, e 434 i morti, come non succedeva dal 14 aprile scorso. Da segnalare anche il picco di tamponi, più di 1,4 milioni, che fa restare invariato il tasso di positività. Meglio sul fronte ospedaliero: crescono i ricoveri ma rimangono stabili, con un segno meno davanti, i pazienti in terapia intensiva. Secondo gli ultimi dati Agenas la percentuale di posti occupati da pazienti Covid nei reparti di area non critica aumenta in 14 regioni; più stabile invece il tasso di occupazione delle rianimazioni. Se il sistema dei colori rimarrà invariato, oltre alla Valle D’Aosta, hanno numeri da zona arancione anche Sicilia e Friuli Venezia Giulia.
In dettaglio, secondo l’odierno bollettino del ministero della Salute sull’emergenza coronavirus, sono 228.179 i nuovi casi di Covid-19 (ieri 83.403) e 434 i decessi (ieri 287) registrati in Italia nelle ultime 24 ore. Dall’inizio dell’epidemia le persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 sono 9.018.425, mentre da febbraio 2020 il totale dei decessi è pari a 141.825. Sono in tutto 6.314.444 le persone guarite o dimesse e 220.811 quelle diventate negative nelle ultime 24 ore (ieri 76.679). Il totale delle persone attualmente positive è pari a 2.562.156, +6.878 rispetto a ieri (+6.421 il giorno prima). Compresi quelli molecolari e gli antigenici, i tamponi totali processati oggi sono stati 1.481.349, ovvero 940.051 in più rispetto ai 541.298 di ieri, mentre il tasso di positività è stabile al 15,4% (anche ieri al 15,4%). Sul fronte del sistema sanitario aumentano le degenze in area medica mentre sono in diminuzione quelle in rianimazione. Sono infatti +220 (ieri +509), per un totale di 19.448 ricoverati, i posti letto occupati nei reparti Covid ordinari. Sono, invece, -2 (ieri +26) i posti letto occupati in terapia intensiva. Il totale dei malati più gravi è ora pari a 1.715, con 150 ingressi in rianimazione (ieri 122).
Ema: quarta dose ragionevole per soggetti fragili
“Nelle persone con sistema immunitario gravemente indebolito e che hanno ricevuto già tre dosi, sarebbe ragionevole che le autorità sanitarie prendessero in considerazione la somministrazione di una quarta dose”. Lo ha detto Marco Cavaleri, responsabile per i vaccini dell’Agenzia europea del farmaco (Ema), nel corso di un video incontro con la stampa, chiarendo che “Ema non ha ancora visto dati ma attualmente non ci sono prove della necessità di una quarta dose nella popolazione generale”. Cavaleri ha precisato che “la somministrazione ripetuta di dosi booster con intervalli molto brevi potrebbe ridurre il livello di anticorpi che possono essere prodotti ad ogni somministrazione”.