IlCovid-19 non molla. Le cifre del bollettino del ministero della Salute relative alle ultime 24 ore parlano di 107.786 nuovi contagi contro i 132.274 del giorno precedente. Di 72 decessi contro i 94 di martedì. E così dall’inizio della pandemia i casi totali di contagio sono 19.048.788 mentre da febbraio 2020 il totale delle vittime è pari a 168.770. Sul fronte delle persone dimesse e guarite, in totale sono 17.733.984 con un incremento di 51.183 rispetto ai dati di ieri. Compresi quelli molecolari e gli antigenici, invece, i tamponi processati ieri sono stati 380.035 contro i 464.732 di martedì e il tasso di positività si attesta, come quello di martedì, al 28,4 per cento. In terapia intensiva ci sono 2 persone in più rispetto al giorno precedente per un totale di 325. Anche i ricoveri ordinari, infine, sono cresciuti, 217 in più per un totale di 8.220.
Dunque, il virus non molla. Lo stesso consulente del ministro della Salute, Walter Ricciardi, sostiene che “l’ondata di Covid continuerà a crescere nei prossimi giorni”. “Il picco ci sarà dopo la seconda metà di luglio – precisa -. Questo non vuol dire, però, che finirà tutto. Seguirà infatti la dinamica che conosciamo di calo dei casi, fino alla fine di agosto”. In pratica, per Ricciardi, “un break ci sarà, probabilmente, tra fine agosto e l’inizio di settembre”. In ogni caso, il docente di Igiene all’università Cattolica, avverte che anche i luoghi di lavoro, dove si comincia ad abbandonare lo smart working, “possono rappresentare uno spazio di diffusione del virus se non si adottano misure di sicurezza adeguate”.
E così il consulente di Roberto Speranza bacchetta il governo. “Lo stop allo smart working proprio in questa fase, in piena ondata pandemica, fa parte di tutte quelle decisioni che non prendono in considerazione le evidenze scientifiche e le caratteristiche del virus oggi esageratamente più contagioso di quello iniziale – tuona Ricciardi -. In questo modo prendiamo decisioni che non sono in grado di aiutarci a fronteggiarne la diffusione del virus”. Insomma, prudenza più che mai. A rendere ancor più critico lo scenario, pensa l’infettivologo, Matteo Bassetti, che attraverso i social apre il capitolo di nuove varianti. “Credo valga la pena tenere d’occhio la nuova sotto-variante #Ba.2.75 identificata in India e altri paesi in quanto potrebbe essere ancora più contagiosa della 5 e avere un’elevata capacità di infettare, le persone guarite e vaccinate”, afferma Bassetti.