Buone notizie dall’odierno bollettino del ministero della Salute sull’emergenza coronavirus in Italia. I nuovi contagi continuano a diminuire e sono ancora in calo rispetto a 24 ore fa. Resta, invece, ancora elevato il numero dei decessi. Secondo alcuni esperti siamo su una sorta di picco allargato – un plateau – di contagi, con Omicron che ha fatto schizzare drasticamente il numero dei nuovi casi nell’ultimo mese. Si attende ora con fiducia, tenendo sempre alta la guardia, la discesa della curva. Segnali incoraggianti arrivano dai dati di ricoveri e terapie intensive, la cui crescita sembra aver leggermente frenato rispetto alle scorse settimane e che oggi addirittura mostrano entrambi un segno meno.
Passando ai dati ministeriali, sono di 171.263 i nuovi contagi nelle ultime 24 ore in Italia contro i 179.106 di ieri e soprattutto i 180.426 di sabato scorso, una riduzione settimanale del 5%, e per un totale da inizio pandemia di 9.781.191. Sono 333, invece, i morti contro i 373 di ieri, per un totale di 143.296 vittime. In pratica, rispetto a ieri si contano 7.843 casi e 40 decessi in meno. Tornano a scendere contemporaneamente sia i ricoveri che le terapie intensive, come non accadeva da due mesi: le rianimazioni sono 31 in meno (ieri +9) con 121 ingressi del giorno, e calano a 1.676, mentre i ricoveri ordinari sono 43 in meno (ieri -174), 19.442 in tutto.
Inoltre, sono 1.043.649 i nuovi tamponi effettuati rispetto a ieri (in calo): il tasso di positività si attesta al 16,41% (stabile). Attualmente i positivi sono 2.723.949 (+28.246), 2.702.831 le persone in isolamento domiciliare. I dimessi/guariti sono 6.913.946 con un incremento di 148.756 unità nelle ultime 24 ore. La regione con il maggior numero di nuovi casi nelle ultime 24 ore è la Lombardia (31.164), poi il Veneto (18.773), l’Emilia-Romagna (17.887) e il Lazio (14.821).
Tasso mortalità no vax 33 volte più alto di vaccinati con booster
Secondo il report esteso dell’Istituto superiore di Sanità sulla situazione Covid in Italia (aggiornamento del 19 gennaio 2022), il tasso di mortalità standardizzato per età relativo alla popolazione di età superiore ai 12 anni nel periodo 26/11/2021-26/12/2021 per i non vaccinati (52,9 decessi per 100.000 abitanti) risulta circa undici volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno o da 120 giorni (4,6 decessi per 100.000 abitanti) e circa trentatré volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (1,6 decessi per 100.000 abitanti). Inoltre, l’incidenza standardizzata dei ricoveri in terapia intensiva (dati relativi al periodo 03/12/2021-02/01/2022; popolazione osservata al 18/12/2021) è 31,3 casi ogni 100mila per i non vaccinati; 2,2 casi ogni 100mila per i vaccinati da più di 4 mesi; 1,5 casi ogni 100mila per i vaccinati da meno di 4 mesi; 0,8 casi ogni 100mila per chi ha fatto la dose booster.
Secondo, invece, il “Focus età scolare (0-19 anni)” del report esteso dell’Istituto superiore di Sanità sulla situazione Covid in Italia (aggiornamento del 19 gennaio 2022), è in crescita nell`ultima settimana, la percentuale dei casi segnalati nella popolazione di età scolare (24% vs 20% rilevato nella settimana precedente), verosimilmente per la riapertura delle scuole e la maggiore attività di screening effettuata all`interno delle strutture scolastiche. Nell`ultima settimana il 13% dei casi in età scolare è stato diagnosticato nei bambini sotto i 5 anni, il 38% nella fascia d`età 5-11 anni, il 48% nella fascia 12-19 anni. Rallenta la crescita del tasso di incidenza nelle fasce 12-15 e 16-19 anni, mentre risultano in aumento i casi diagnosticati per 100.000 ab. nella fascia 5-11 anni e nei bambini sotto i 5 anni. Sebbene il dato non sia ancora da considerarsi come consolidato, nell`ultima settimana sembra rilevabile una diminuzione del tasso di ospedalizzazione in tutte le fasce di età 0-19 anni.