In Italia i nuovi casi sono 2.949 e mentre i decessi 44. Erano 7 mesi e mezzo, dal 15 ottobre dello scorso anno, che non si contava un numero così contenuto di vittime. È quanto emerge dall’odierno bollettino del ministero della Salute sull’emergenza coronavirus. Ieri i nuovi casi erano 3.351, 83 i decessi. Calano anche le terapie intensive e i ricoveri ordinari. In tutto ci sono 1.061 persone in rianimazione (34 meno di ieri) mentre nei reparti ordinari sono ricoverati con sintomi in 6.591 (209 in meno nelle ultime 24 ore).
I tamponi processati sono stati 164.495. E il tasso di positività è dunque all’1,8%, in aumento rispetto all’1,4% di ieri quando i casi erano stati 3.351 e le vittime 83. Il numero degli attualmente positivi è di 238.296, in calo di 3.670 unità rispetto a ieri. I dimessi e i guariti sono complessivamente 6.574, per un totale di 3.851.661 dall’inizio dell’epidemia. A livello territoriale, le Regioni con il maggior numero di contagi sono la Lombardia (458), la Campania (385), la Sicilia (348) e il Lazio (278).
Speranza
Per il ministro della Salute, Roberto Speranza, “dobbiamo guardare con fiducia alle prossime settimane, ma tenendo i piedi per terra e procedendo con gradualità”. “Penso che per l’estate – ha aggiunto – dobbiamo mantenere questo approccio: le mascherine restano fondamentali, il distanziamento resta fondamentale”. In merito alla variante indiana, Speranza ha sottolineato che “la stiamo seguendo con grande attenzione. Proprio questa mattina ho rinnovato il divieto di ingresso in Italia fino al 25 giugno per chi proviene dall’India, dal Bangladesh e dallo Sri Lanka. Su questi paesi teniamo il massimo livello di attenzione” ha concluso il ministro, aggiungendo tuttavia che “in questo momento in Italia la prevalenza della variante indiana e dell’1%”.