“In Italia 19 mila malati di cancro non hanno seguito le terapie nell’anno Covid-19”. Gli oncologi lanciano l’allarme, l’occasione un webinar promosso e organizzato dalla Fondazione Insieme contro il cancro (Icc), in collaborazione con il Comitato italiano per l’aderenza alla terapia (Ciat). In sostanza, la pandemia ha peggiorato l’aderenza dei malati di cancro ai trattamenti. Già in epoca pre-Covid, il 50% delle pazienti alle quali era stata prescritta una terapia endocrina non l’aveva mantenuta a 5 anni. Ma ora a complicare la situazione c’è il fatto che circa 19mila malati non sono stati trattati rispetto all’anno precedente. “Un fenomeno preoccupante, quello dell’assenza o scarsa aderenza alle cure, che merita maggiore attenzione da parte degli specialisti medici e dei caregiver, oltre che dei pazienti”.
“Le terapie orali sono sempre più importanti e utilizzate per il trattamento di molte patologie oncologiche – afferma Francesco Cognetti, presidente Icc – Rappresentano circa un quarto delle molecole in fase di sviluppo e questa modalità d’assunzione presenta dei grandi vantaggi soprattutto in questo momento storico complesso contraddistinto dal Covid-19. Possono infatti ridurre gli accessi e i costi ospedalieri e impattare positivamente sulla qualità di vita di malati e caregiver. Al tempo stesso, l’assunzione autonoma di farmaci comporta delle criticità prima fra tutte la scarsa o non corretta aderenza. La tendenza rilevata è quella di non assumere regolarmente le terapie per sottovalutazione dei rischi o per paura degli effetti collaterali”.