Nuovo balzo dei ricoveri nei reparti ordinari e anche nelle terapie intensive Aumentano anche i morti ma rimangono sostanzialmente stabili i contagi, con quasi 100mila tamponi in più rispetto a ieri, tant’è che il tasso di positività scende all’1,2%. Cala nettamente anche la curva epidemica su base settimanale: sette giorni fa erano stati oltre 4mila i nuovi casi, ma quasi 640mila i tamponi effettuati. In cifre, secondo l’odierno bollettino del ministero della Salute sull’emergenza coronavirus, sono 2.834 i nuovi positivi al Covid-19 (ieri 2.818), mentre i decessi sono 41 (ieri 20).
Dall’inizio dell’epidemia, le persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 sono 4.777.614, mentre da febbraio 2020 le vittime totali sono 132.161. Sono in tutto 4.561.006 le persone guarite o dimesse, mentre sono in tutto 84.447, pari a +725 rispetto a ieri (+1.274 il giorno prima), quelle attualmente positive. Compresi quelli molecolari e gli antigenici, i tamponi totali sono stati 238.354, ovvero 91.629 in più rispetto ai 146.725 di ieri. In calo il tasso di positività: ieri era 1,9%, oggi il valore è pari all’1,2% (l’approssimazione di 1,188%). Sul fronte del sistema sanitario si registra invece un aumento delle degenze in ogni area. Sono infatti +129 (ieri +109), per un totale di 2.992 ricoverati, i posti letto occupati nei reparti Covid ordinari, mentre sono +21 (ieri +22) i posti letto occupati in terapia intensiva. Sono ora 385 i malati più gravi, con 34 ingressi in rianimazione (ieri 33).
Ciccozzi: “Rischiamo quarta ondata per i paesi dell’Est”
Contagi in risalita, vaccini in calo. Rischiamo una quarta ondata da Coronavirus? “Potremmo rischiarla, un po’ per i non vaccinati, un po’ per i tanti arrivi dai paesi dell’Est”: è l’allarme lanciato dal prof. Massimo Ciccozzi, ordinario di Epidemiologia e Statistica del Campus Biomedico di Roma. “La quarta ondata la rischiamo molto non tenendo conto che i paesi dell’Est, la Russia, la Bulgaria, stanno a livelli bassissimi di vaccinazione. Questi – spiega – sono paesi che hanno con l’Italia rapporti continui, settimanali, e quindi dobbiamo far qualcosa, almeno un tampone all’arrivo. Noi stiamo lavorando bene, siamo virtuosi – e ce lo stanno riconoscendo tutti. Allora o sorvegliamo queste persone all’arrivo – prosegue l’esperto – oppure sarebbe carino che decidesse l’Europa e dicesse a queste persone o vi vaccinate o non potete viaggiare. Noi rischiamo di cacciare il virus dalla porta per poi vederselo rientrare dalla finestra”.