Il Ministero della Salute ha disposto accertamenti in tutta Italia presso gli allevamenti ed i commercianti di mustelidi, la famiglia di carnivori a cui appartengono i visoni e i furetti. Nella nota del 14 maggio scorso inviata ai servizi veterinari di tutta Italia viene scritto che le autorità olandesi hanno comunicato alcuni casi di positività al SARS-CoV 2 in allevamenti di visoni nella Regione del nord Brabante. Gli animali presentavano sintomi respiratori e gastroenterici ed in un allevamento si è registrato un significativo aumento della mortalità. I successivi test effettuati sugli animali morti hanno dato esito positivo in PCR al SARS-CoV-2.
“Dalle informazioni raccolte dalle medesime Autorità olandesi, in tutti gli allevamenti il personale addetto alla cura degli animali o il proprietario, hanno manifestato sintomi ascrivibili a COVID-19″ avverte il Ministero della Salute, direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari. Nelle scorse settimane si era appreso, attraverso una pubblicazione su `Nature’ del contagio di due cani che vivevano con padroni positivi al Coronavirus. Al momento, però, non ci sono prove che gli animali abbiano un ruolo significativo nella diffusione del virus SARS-CoV-2, nonché sulla base delle informazioni limitate, ad oggi disponibili, il rischio che gli animali trasmettano l’infezione da SARS CoV-2 alle persone è considerato ancora basso e non ci sono prove che il virus possa diffondersi alle persone attraverso la cute o il pelo degli animali da compagnia.
Il Ministero, comunque ritiene necessario procedere ad una verifica della situazione sanitaria degli allevamenti di visoni presenti in Italia, nonché delle altre strutture che allevano e commercializzano all’ingrosso mustelidi. Particolarmente complessa, comunque, appare la verifica sui furetti domestici, utilizzati nella caccia ai conigli. In Italia non è ancora esistente un unico sistema di registrazione informatico dei furetti presenti sul territorio. Alcune regioni registrano i furetti, altre no. Inoltre non è obbligatorio come per i cani.