Sono 107.240 (ieri 107.786) i nuovi casi di positività al Covid-19 registrati in Italia nelle ultime 24 ore. I decessi sono 94 (ieri 72). È quanto emerge dal bollettino odierno del ministero della Salute. Dall’inizio della pandemia i casi totali sono 19.157.174 mentre da febbraio 2020 il totale delle vittime è pari a 107.240. Le persone dimesse e guarite sono 17.789.613 con un incremento di 55.629. Compresi quelli molecolari e gli antigenici, i tamponi totali processati sono stati 378.250 (ieri 380.035) e il tasso di positività si attesta, come ieri, al 28,4%. In terapia intensiva ci sono 18 persone in più rispetto a ieri per un totale di 343. I ricoveri ordinari sono 332 in più per un totale di 8.552. Intanto, la Fondazione Gimbe segnala un balzo del 36,3% nell’occupazione delle rianimazioni in 7 giorni, oltre al 33% in più di nuovi positivi e al +18% di decessi. E, infatti, anche nel bollettino di oggi c’è un rialzo dei ricoveri.
Il test che riconosce le varianti Covid in 4 ore
Si chiama CoVarScan il nuovo test in grado di rilevare in 4 ore non solo la positività di un soggetto al Covid, ma anche di stabilire quale sia la variante che ha causato l’infezione. Il test è stato creato dai ricercatori della UT Southwestern Medical Center di Dallas, in Texas. Più che per la diagnosi, questo nuovo test rapido è evidentemente utile per il monitoraggio delle varianti e per la scelta delle terapie monoclonali nei pazienti a rischio. “Il test potrà essere particolarmente utile sui singoli pazienti quando abbiamo a che fare con varianti che rispondono in modo diverso ai trattamenti“, ha dichiarato il professor Jeffrey SoRelle, che insegna patologia ed è autore senior dello studio pubblicato sulla rivista Clinical Chemistry.
Ema: in autunno scenario simile a quello influenzale
“A partire dal prossimo autunno il quadro della situazione relativa alla campagna vaccinale anti-Covid-19 potrebbe avvicinarsi a quello simile ai vaccini dell’influenza annuale, ma sosteniamo che i vaccini bivalenti, che combinano due ceppi di Sars-CoV-2, uno dei quali è un ceppo Omicron, sembrano offrire una risposta immunitaria ancora più ampia”. Lo ha dichiarato oggi il responsabile della strategia vaccinale dell’Agenzia Europea del Farmaco, Marco Cavaleri, durante la conferenza stampa dell’Agenzia europea del farmaco (Ema). Ha continuato Cavaleri: “Non è ancora chiara la situazione che si presenterà in ottobre e quale sarà la variante dominante, ma effettueremo altri studi per determinare se sia più opportuno utilizzare vaccino monovalente, contro un ceppo specifico, o bivalente per la prossima campagna vaccinale”. Il responsabile ha concluso rimarcando la necessità di una seconda dose di richiamo per gli over 80 e raccomandandola ai soggetti tra i 60 e gli 80 anni.
Ministero a Regioni: potenziare ospedali
Intanto, il ministero della Salute in una circolare esorta che “alla luce dell`attuale andamento epidemico e in considerazione degli ulteriori impatti assistenziali sul livello ospedaliero potenzialmente correlati alla maggiore diffusione del virus SARS-CoV-2, si ritiene importante raccomandare alle Regioni/PP.AA. l`attivazione delle misure organizzative atte a fronteggiare nelle prossime settimane un incremento della domanda di assistenza sanitaria legata all`infezione, sia a livello ospedaliero che territoriale, garantendo l`adeguato ampliamento dei posti letto di Area Medica e di Terapia Intensiva dedicati al COVID, da modulare in base alle necessità contingenti, e la corretta e tempestiva presa in carico dei pazienti affetti da malattia da SARS-CoV-2 in relazione alle specifiche necessità assistenziali, con particolare riferimento alle categorie più fragili”.
Il ministero evidenzia che nonostante il periodo estivo in cui molte attività vengono svolte all`aperto, si conferma sul territorio nazionale “una fase epidemica caratterizzata da un forte aumento dell`incidenza, in constante crescita già da 4 settimane e che ha raggiunto i 586 casi/100.000 abitanti, da una trasmissibilità in aumento e al di sopra della soglia epidemica sia calcolata su casi sintomatici (Rt medio 1,30) che su casi ricoverati in ospedale (Rt 1,22) e da un aumento dei tassi di occupazione dei posti letto in area medica (9,2%, con incremento relativo del numero di ricoverati del 22%) e di terapia intensiva (2,5%, con incremento relativo del numero di ricoverati del 13,6%)”, specifica il documento. “L`occasione è utile – conclude – per ribadire che l`elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l`impatto clinico dell`epidemia”.