È stabile la curva pandemica in Italia nelle ultime 24 ore. Tornano però ad aumentare i ricoveri in terapia intensiva come crescono anche quelli ordinari. La regione con il maggior numero di casi odierni è la Lombardia con 33.676 contagi, seguita da Veneto (+21.833), Emilia Romagna (+20.140), Campania (+16.977) e Piemonte (+15.328). Secondo l’odierno bollettino del ministero della Salute sull’emergenza coronavirus, sono 188.797 i nuovi casi di Covid (ieri 192.320) e 385 i decessi (ieri 380), registrati in Italia nelle ultime 24 ore. Dall’inizio dell’epidemia le persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 sono 9.418.256, mentre da febbraio 2020 il totale delle vittime è pari a 142.590.
Sono in tutto 6.593.625 le persone guarite o dimesse e 143.029 quelle diventate negative nelle ultime 24 ore, mentre quelle attualmente positive sono in tutto 2.682.041, pari a +55.451 rispetto a ieri (+64.434 il giorno prima). Compresi quelli molecolari e gli antigenici, i tamponi totali processati sono stati 1.110.266, ovvero 71.623 in meno rispetto ai 1.181.889 di ieri. Il tasso di positività, ieri al 16,3%, oggi sale al 17%. Sul fronte del sistema sanitario aumentano le degenze in ogni area. I pazienti in terapia intensiva sono 1.698, ovvero 10 in più nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri in rianimazione, ieri 134, sono 155. Sono, invece, 19.659, ovvero 159 in più rispetto a ieri, i ricoverati con sintomi nei reparti ordinari.
Cartabellotta: serve ok rapido per quarta dose a fragili
Le istituzioni decidano rapidamente sulla quarta dose per gli immunodepressi e i più fragili. A chiederlo è Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, alla domanda se si renda necessaria la quarta dose del vaccino anti-covid. “Sulla quarta dose – dice – si è espressa in maniera chiara e netta l’Ema e ha chiarito che al momento non ci sono evidenze scientifiche per supportare la somministrazione di una quarta dose di vaccino nella popolazione generale. Poi è evidente che se i dati dovessero andare incontro a questa esigenza, l’Agenzia si pronuncerà in tal senso. Quello che invece ha sottolineato è che è indispensabile che Aifa e ministero Salute prendano posizione è che la quarta potrebbe essere presa in considerazione per le persone immunocompromesse o molto fragili che hanno ricevuto la dose aggiuntiva 28 giorni dal completamento del ciclo primario. E nonostante per la maggior parte di questi soggetti siano passati 4 mesi dal booster, non abbiamo ancora indicazioni da parte delle istituzioni, mentre in diverse Rsa si cominciano a verificare focolai. Quindi – conclude Cartabellotta – è indispensabile che venga sdoganata al più presto per le persone molto fragili e per gli immunodepressi”.