Covid, 52 deputati contro riapertura Transatlantico. Fi poi si sfila
“Pandemia non conclusa, stato di emergenza fino al 31 dicembre”
No alla riapertura del Transatlantico di Montecitorio ai giornalisti e no al superamento del vincolo numerico per la frequentazione delle aule parlamentari. Lo chiedono 53 deputati di tutti i partiti in una lettera inviata al presidente della Camera, Roberto Fico, al Collegio dei Questori e a tutti i loro colleghi chiedendo di ripensare quel ritorno alla normalità che dovrebbe scattare dall’8 novembre.
“L`emergenza epidemiologica causata da Sars-Cov-19 – scrivono – ha comportato un doveroso adeguamento dell`organizzazione dei lavori parlamentari al fine di garantire sia la continuità delle attività istituzionali, sia la riduzione dei fattori di rischio legati al contagio; attualmente, lo stato di emergenza è stato prorogato fino al 31 dicembre 2021 ma, anche in vista del periodo invernale, non può non tenersi conto che il virus sia ancora in circolazione e che siamo all`inizio della stagione del virus influenzale”. I deputati ricordano “la necessità di assicurare un adeguato ricambio di aria mantenendo aperte porte, finestre e vetrate” e sottolineano che “come noto in Aula non è presente alcuna finestra e tali misure precauzionali non potranno essere certamente attuate”. Spiegano che “il cambio di modalità comunicato desta non poche preoccupazioni con riferimento all`emergenza epidemiologica ancora in corso, posto che anche un solo caso di contagio ben potrebbe mettere a rischio la continuità dei lavori parlamentari di tutta l`Aula”.
I deputati dunque esprimono “contrarietà al superamento del vincolo numerico per la frequentazione delle aule parlamentari e alla rimozione delle postazioni attualmente presenti in transatlantico in questa fase in cui non può dirsi scongiurato il pericolo di contagio né considerarsi conclusa la pandemia e chiedono “di valutare l`opportunità di confermare le attuali modalità circa la frequentazione delle aule parlamentari e i relativi vincoli numerici, consentendo, per i mesi avvenire, la permanenza delle postazioni già presenti all`esterno dell`Aula, dati gli evidenti rischi connessi alla struttura della stessa, al numero di presenti e, nondimeno, alle lunghe durate di permanenza in loco da parte dei deputati”. Qualora la riapertura del Transatlantico sia confermato, i deputati chiedono “vengano attuate misure efficaci al fine di garantire un sistema di controllo rigido e attento durante lo svolgimento dei lavori parlamentari in Aula, richiedendo un senso di responsabilizzazione da parte dei Presidenti di turno”.
Tra i firmatari 6 deputati di Coraggio Italia (Fabiola Bologna, Maria Teresa Baldini, Simona Vietina, Marco Rizzone, Carlo Ugo De Girolamo, Martina Parisse), una di Italia Viva (Lisa Noja), 18 di Forza Italia (Gloria Saccani Jotti, Erica Mazzetti, Roberto Bagnasco, Claudia Porchietto, Antonio Petangelo, Roberto Caon, Luca Squeri, Roberto Pella, Antonio Palmieri, Roberto Novelli, Roberto Cassinelli, Alessandro Cattaneo, Raffaele Nevi, Fucsia Nizzoli Fitzgerald, Pierantonio Zanettin, Ugo Cappellacci, Vincenza Labriola, Alessandro Battilocchio), 10 del Pd (Paolo Siani, Vito De Filippo, Rosa Maria Di Giorgi, Carla Cantone, Lucia Ciampi, Flavia Piccoli Nardelli, Paolo Lattanzio, Michele Nitti, Andrea Romano, Antonio Viscomi), 8 di M5s (Alberto Manca, Elisabetta Barbuto, Angela Ianaro, Silvana Nappi, Marco Bella, Sebastiano Cubeddu, Bernardo Marino, Carmela Grippa), 8 del Misto (Flora Frate, Emanuela Rossini, Andrea Cecconi, Alessandro Fusacchia, Rossella Muroni, Lorenzo Fioramonti, Antonio Lombardo, Gianluca Rospi), uno di Leu (Nicola Stumpo). Il gruppo parlamentare di Forza Italia alla Camera ha poi comunicato che i 18 firmatari azzurri hanno ritirato la firma dalla lettera ricordando che Fi “ha condiviso la decisione presa in conferenza dei capigruppo sulla ripresa delle attività in Aula”.