Covid, scontro Azzolina-Emiliano: Puglia ritiri ordinanza scuole. Non pui parlare per comunicati

Covid, scontro Azzolina-Emiliano: Puglia ritiri ordinanza scuole. Non pui parlare per comunicati
Il ninistro dell'Istruzione, Lucia Azzolina
8 novembre 2020

Il ministero dell’Istruzione chiede alla regione Puglia di ritirare o correggere l’ordinanza sulle scuole. In un comunicato, il ministero rileva: “Stanno pervenendo al ministero dell’Istruzione numerose segnalazioni da parte della comunità scolastica pugliese e delle famiglie che manifestano confusione e disorientamento rispetto ad alcuni contenuti dell’ordinanza emanata dalla Regione e alle pronunce di diverso segno da parte del giudice amministrativo pugliese dei giorni scorsi”. Prosegue la nota: “Nelle prossime ore, nell’ambito dell’esercizio dei consueti canoni di leale cooperazione tra istituzioni, verrà formalizzata da parte del ministero dell’Istruzione una richiesta di ritiro o revisione dell’ordinanza regionale che tenga conto di quanto previsto, con grande chiarezza, dal Dpcm dello scorso 3 novembre per le zone cosiddette ‘arancioni’, Puglia compresa, a tutela del diritto all’istruzione delle studentesse e degli studenti pugliesi, dell’autonomia scolastica, nonché dei principi che sono alla base del sistema nazionale di istruzione”.

“L’obiettivo – prosegue il ministero – è scongiurare un insostenibile conflitto tra scuole e famiglie, alimentato da indicazioni che incentivano scelte unilaterali da parte di queste ultime sull’attivazione della didattica a distanza. Una modalità che rischia di costituire un’interruzione di quel dialogo e di quella ricerca di soluzioni condivise su cui si basa da sempre la comunità scolastica stessa, oltre che di trasformare l’istruzione in un servizio a domanda, quale non è e non può essere, specie nella fascia dell’obbligo. A dirlo è la Costituzione, che non prevede una indiscriminata e pericolosa regionalizzazione del sistema di istruzione”. Il ministero, criticando l’ordinanza della Puglia sulla scuola, continua: “C`è poi la necessità di preservare l`autonomia delle istituzioni scolastiche da interventi di dubbia legittimità e congruità previsti dall`ordinanza”.

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“Verrà richiesta anche la condivisione di tutti i dati che hanno motivato la decisione regionale, insieme ad una relazione sugli interventi compiuti da parte delle autorità sanitarie e locali competenti per un`adeguata organizzazione complessiva del nuovo anno scolastico, secondo le indicazioni contenute nel cosiddetto ‘Piano scuola’, approvato a giugno anche dalle Regioni, Puglia compresa. Relazione che dovrà contenere, inoltre, una puntuale indicazione in merito alle iniziative poste in essere per garantire modalità efficienti di organizzazione del trasporto locale correlato alle esigenze di riapertura delle scuole, all`utilizzo delle risorse stanziate e all`attuale attività di programmazione in vista del futuro ritorno a scuola anche delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria di secondo grado”. Continua la nota: “Intanto il ministero ricorda che quest`anno sono stati già oltre 510 i milioni di euro stanziati per le scuole pugliesi, tra fondi per l`edilizia e risorse per l`emergenza, e lo fa in risposta alle parole pronunciate dal presidente Michele Emiliano nei confronti del sistema scolastico e, in particolare, del ministero stesso, accusati di non essersi preparati a sufficienza per la ripartenza e per l`eventuale ricorso alla didattica digitale, compresa quella a distanza”.

Le critiche di Emiliano, sostiene il ministero, “non rendono giustizia al grande lavoro portato avanti fin qui dai docenti, dai dirigenti scolastici, dal personale della scuola tutto, compresi i funzionari e i dirigenti del ministero e dell`ufficio scolastico regionale per la Puglia, che questa estate hanno lavorato incessantemente per un rientro in sicurezza e anche per preparare il sistema scuola all`eventuale ritorno alla didattica digitale a distanza”. “A testimoniare questo impegno non ci sono solo i numerosi tavoli regionali che si sono svolti nei mesi scorsi, ma anche tutta la documentazione prodotta, comprese le Linee guida per la didattica digitale integrata fornite alle scuole già in agosto sia per poterla utilizzare, in modo complementare, fin da settembre, nelle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, sia per fronteggiare un eventuale ritorno alla didattica a distanza”.

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A stretto giro di posta arriva la replica del governatore della Puglia. Il ministero dell’Istruzione non può annunciare con comunicato stampa la richiesta di correggere o ritirare un’ordinanza, la pubblica amministrazione “agisce per atti”, ma la Puglia non intende “polemizzare ma collaborare”. Michele Emiliano risponde con un alettera alla nota del ministero guidato da Lucia Azzolina e pubblica una replicva anche su Facebook. “Il ministro Azzolina mi preannunzia una generica richiesta di ritiro o correzione della mia ordinanza n. 413 che ha reso immediatamente e temporaneamente obbligatoria l’organizzazione della didattica a distanza sincrona anche nelle scuole del ciclo primario”. Spiega Emiliano: “Il mio provvedimento è stato reso necessario ed urgente dall’elevato numero di studenti, insegnanti, personale scolastico e loro familiari contagiati e posti in quarantena, che ha determinato una situazione di rischio epidemiologico elevato. Parliamo di migliaia di persone”.

Chiede il presidente della Puglia: “Come si può da parte di un ministro preannunciare con un comunicato stampa, senza anticipare alcuna motivazione, una richiesta di modifica o ritiro di un provvedimento urgente emesso da un presidente di regione con grande sofferenza e rispetto verso il mondo della scuola al solo fine di prevenire ulteriori contagi. Nella pubblica amministrazione si agisce per atti”. Emiliano, poi, aggiunge: “La Regione Puglia è sicura di avere adempiuto in ogni modo possibile al dovere di collaborazione con la scuola pugliese e continuerà a farlo sempre. E nonostante non condivida toni e contenuto della nota del Ministro, proverò in ogni modo a non polemizzare, ma a collaborare al fine di garantire la tutela di studenti, docenti, personale scolastico e famiglie pugliesi”.

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