Covid, in Italia crescono senza sosta contagi e vittime. E Israele inizia a vaccinare bambini 5-11 anni

Covid, in Italia crescono senza sosta contagi e vittime. E Israele inizia a vaccinare bambini 5-11 anni
23 novembre 2021

Crescono senza sosta i contagi Covid in Italia nelle ultime 24 ore, tornando sopra quota 10mila, ma a fronte di quasi il triplo di tamponi rispetto a ieri, tant’è che il tasso di positività crolla all’1,5%. Da segnalare l’aumento dei morti, mai così tanti da giugno, e l’ulteriore crescita della pressione ospedaliera, in particolare nelle terapie intensive dove si registrano 61 ingressi in 24 ore. In cifre, sono 10.047 i nuovi casi di positività al Covid-19 (ieri 6.404) e 83 i decessi (ieri 70), da quanto emerge dal bollettino odierno del ministero della Salute. Dall’inizio della pandemia sono 4.942.135 le persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2, mentre da febbraio 2020 si registra un totale di 133.330 vittime. Sono invece in tutto 4.654.295 le persone guarite o dimesse, mentre quelle attualmente positive sono 154.510, pari a +2.996 rispetto a ieri (+2.754 il giorno prima). Compresi i molecolari e gli antigenici, sono stati 689.280 i tamponi totali processati, ovvero 421.710 in più rispetto ai 267.570 di ieri. Il tasso di positività, ieri pari al 2,3%, scende all’1,4% (l’approssimazione di 1,45%). Sul fronte del sistema sanitario si registrano ancora aumenti delle degenze in ogni area: sono infatti +90 (ieri +162) i posti letto occupati nei reparti Covid ordinari, per un totale di 4.597 ricoverati. Sono +11 (ieri +29) i posti letto occupati in terapia intensiva: 560 i malati più gravi, con 61 ingressi in rianimazione (ieri 54).

Israele inizia a vaccinare i bambini 5-11 anni

Israele ha iniziato a vaccinare contro il Covid-19 i bambini dai 5 agli 11 anni, divenendo tra i primi Paesi, assieme a Stati Uniti e Austria, a inoculare il siero Pfizer-BioNTech ai più piccoli con l’obiettivo di contenere la quinta ondata di coronavirus. Qui siamo in un ambulatorio di Tel Aviv. Lyn Solod, dottoressa e mamma: “Sono venuta a far vaccinare i miei due bambini più piccoli. I miei figli più grandi sono già vaccinati. Penso sia importante. Credo nella vaccinazione, penso che dobbiamo pensare al pubblico in generale”. “Ho avuto dei dubbi e li ho condivisi, credo fosse l’ufficio sanitario, ho fatto delle serate informative per dottori. Ho visto numerose ricerche e le mie preoccupazioni se ne sono andate”, ha aggiunto.

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Katy Bar Shalom, che ha fatto vaccinare i suoi bambini: “Siamo venuti qui oggi per farci vaccinare contro il Corona. Io e mio marito, ci siamo vaccinati all’inizio ed eravamo molto entusiasti di essere presenti all’avvio della vaccinazione per i 5-11enni. Sappiamo che abbiamo bisogno della vaccinazione per tornare a vivere. Siamo stati in quarantena un sacco di tempo e i bambini vanno a scuola”. “Penso sia logico esitare e non è per niente una decisione facile – ammette Heli Nave, che ha fatto vaccinare i suoi bambini – perché vogliamo il meglio per i nostri figli. In questo momento con la pandemia lo strumento migliore per proteggere i nostri bambini è la vaccinazione”.

Lo Stato ebraico è stato il primo paese a lanciare nel dicembre 2020 una vasta campagna di vaccinazione anti-Covid dopo avere siglato un accordo con il gigante farmaceutico Pfizer, che ha fornito milioni di dosi in cambio dei dati sugli effetiti del vaccino su larga scala. Più dell’80% degli adulti ha ricevuto una doppia dose, circa 5,7 milioni di persone su quasi 9 milioni di abitanti. Successivamente a fine estate è stata lanciata la terza dose, somministrata finora a più di 4 milioni di abitanti under12. Per inaugurare la campagna vaccinale dedicata ai 5-11enni, il primo ministro Naftali Bennett ha fatto vaccinare i suoi figli più piccoli, come hanno riferito fonti ufficiali.

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