Cronaca

Covid, nuovo record assoluto di contagi in Italia

Nuovo record di contagi in Italia dall’inizio della pandemia nel giorno della stretta: sono più di 44mila i nuovi casi di Covid registrati nel bollettino di oggi. Il vecchio picco risaliva al 13 novembre dello scorso anno, quando i casi furono 40.902. Nonostante gli oltre 900mila tamponi effettuati, vola il tasso di positività che sfiora il 5%. Da segnalare il caso della Lombardia, dove i nuovi positivi, spinti dalla variante Omicron ormai al 40%, hanno raggiunto i 12mila, il numero più alto di sempre. Secondo l’odierno bollettino del ministero della Salute crescono anche i morti, ben 168, e non si ferma l’aumento della pressione sugli ospedali. I ricoveri nei reparti ordinari aumentano di 178 unità e le terapie intensive, dopo la frenata di ieri, tornano a crescere. Numeri che confermano come in Italia siano necessarie le misure del nuovo decreto legge festività.

Sono 44.595 i nuovi casi di positività al Covid-19 (ieri 36.293) e 168 i decessi (ieri 146), registrati in Italia nelle ultime 24 ore, record assoluto da quando è esplosa la pandemia, ormai quasi due anni fa. Il precedente record è del 13 novembre 2020, quando furono 40.902 i casi individuati positivi al Covid-19. I numeri emergono dal bollettino odierno del ministero della Salute. Dall’inizio dell’epidemia il totale delle persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 è pari a 5.517.054, mentre da febbraio 2020 le vittime sono 136.245. Sono in tutto 4.950.780 le persone guarite o dimesse, mentre quelle attualmente positive sono in tutto 430.029, pari a +27.300 rispetto a ieri (+18.585 il giorno prima). Compresi quelli molecolari e gli antigenici, i tamponi processati sono stati 901.450, ovvero 122.147 in più rispetto ai 779.303 di ieri, mentre il tasso di positività, ieri al 4,7%, oggi è pari al 4,9%. Sul fronte del sistema sanitario, aumentano i ricoveri in area medica e in terapia intensiva: sono +178 (ieri +162) i posti letto occupati nei reparti Covid ordinari, per un totale di 8.722 ricoverati. Sono + 13 (ieri -2) i posti letto occupati in terapia intensiva. Con 93 ingressi in rianimazione (ieri 92), i malati più gravi sono ora 1.023.

Locatelli: Omicron 5 volte più contagiosa di Delta

“La vaccinazione è importante perché oggi ci troviamo di fronte a tempi di trasmissione e contagiosità molto elevati. La variante Omicron, secondo alcuni studi, avrebbe tempi di contagiosità cinque volte superiori rispetto alla Delta. I dati che si riferiscono alla dose di richiamo, o booster, ci indicano chiaramente che la stessa incrementa l’efficacia vaccinale del 93% rispetto alla malattia grave e del 75% rispetto al rischio di contagiarsi. Se oggi riusciamo a contenere il numero dei decessi e i ricoveri delle terapie intensive, con il raffronto all’anno scorso siamo a due volte e mezzo di meno, questo è grazie ai vaccini”. A dirlo è Franco Locatelli, coordinatore del Cts e presidente del Consiglio superiore di sanità, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi per dare conto delle regole anti-Covid decise dal Consiglio dei ministri.

“Per la variante Omicron, con le indicazioni dal Regno Unito, vediamo che è nettamente neutralizzata dalla copertura vaccinale con terza dose, almeno dal rischio di malattia grave- precisa Locatelli- Sappiamo che già 16 milioni e mezzo dei nostri connazionali hanno ricevuto la dose di richiamo, o per ragioni anagrafiche o per ragioni di fragilità, con un 70% degli over 80, e gli italiani stanno quindi capendo che il vaccino è lo strumento più performante nei confronti della protezione dalla malattia grave. L’efficacia degli anticorpi monoclonali è invece marcatamente ridotta nei confronti della variante Omicron- avverte il presidente del Css. Ecco perché- aggiunge- le persone che ancora non hanno deciso di aderire alla campagna vaccinale o alla dose booster, devono procedere alla somministrazione quanto prima, anche perché la minore intensità dei sintomi riscontrati in diversi casi positivi è relativa alla protezione data dal vaccino. Il nostro sistema immunitario ha una memoria linfocitaria che è in grado di riconoscere, con il richiamo, il virus e farvi fronte- sottolinea Locatelli- per questo mi auguro quindi che sempre più persone siano consapevoli di quanto sia importante fare il vaccino e passino delle feste serene”.

Gimbe: impennata casi Covid +42,3%, decessi +33%

Nell’ultima settimana la Fondazione GIMBE rivela un’impennata dei nuovi casi di Covid-19 (+42,3%) e decessi (+33%) e aumento della pressione sugli ospedali: ricoveri +17%, terapie intensive +17,3%. In 7 giorni 108 mila somministrazioni nella fascia 5-11, ma scendono i nuovi vaccinati over 12 (-18,1%). Oltre 460 mila terze dosi al giorno, ma insufficienti per coprire entro fine anno 17 milioni di persone.
Lo si legge dal monitoraggio settimanale della Fondazione, che chiede contestualmente al governo “misure tempestive” per contrastare la quarta ondata di Coronavirus.

Il monitoraggio della fondazione GIMBE rileva inoltre, nella settimana 15-21 dicembre, un aumento dei nuovi casi in tutte le regioni ad eccezione della provincia di Bolzano e oltre 250 casi per 100 mila abitanti in metà delle province. Aumentano i ricoveri in area medica (+1.218), in terapia intensiva (+149) e i decessi (882 vs 663). Vaccinazioni: l’81% della popolazione ha ricevuto almeno una dose, ma le persone non vaccinate sono 9,67 milioni tra cui 2,37 milioni di over 50 e 3,55 milioni della fascia 5-11. Aumentano i nuovi vaccinati (+13,8%) grazie alle fascia 5-11. Il tasso di copertura per le terze dosi è pari al 51,2%.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it
Condividi
Pubblicato da