COVID-19 (che sta per Corona Virus Disease 2019) è il nome della malattia causata dal nuovo coronavirus, secondo quanto ha deciso l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). L’agente patogeno (non la malattia) era stato nominato provvisoriamente 2019-nCoV, mentre la Cina alcuni giorni fa lo aveva chiamato NCP (per “novel coronavirus pneumonia”). L’hashtag su twitter è #COVID19. L’annuncio è arrivato oggi nel briefing del direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Avere un nome è importante per impedire l’uso di altri nomi che possono essere inaccurati o rappresentare uno stigma”, ha spiegato Tedros. “Dovevamo trovare un nome che non fosse di un luogo geografico, di un animale, di un individuo o di un gruppo di persone, che fosse pronunciabile e legato alla malattia” ha spiegato. L’Organizzazione mondiale della sanità ha chiarito che COVID-19 non è dunque il nome del virus ma il nome della sindrome causata dal virus, che quindi rimane con il nome provvisorio di 2019-nCoV, attribuito sempre dall’Oms.
Circa 400 scienziati provenienti da tutto il mondo si sono riuniti a Ginevra per intensificare i loro sforzi contro il nuovo coronavirus, definito una “minaccia molto grave” per il mondo dall’Organizzazione mondiale della Sanità. A sei settimane dallo scoppio dell’epidemia, l’Oms ha dato anche un nome alla malattia: CoVid19. Il numero 1 dell’Oms, Tedros Adhanom: “Non abbiamo alcun vaccino per prevenire le infezioni, né una terapia provata per trattarle – ha ricordato il capo dell’Oms, Tedros Adhanom – con il 99% di casi in Cina, il nuovo coronavirus resta un’emergenza in quel paese, ma costituisce anche una grave minaccia per il resto del mondo”.
Nella conferenza di due giorni gli esperti dovranno passare in rassegna i mezzi per combattere l’epidemia, in particolare studiando la trasmissione del virus e i trattamenti possibili. Il capo dell’Oms ha inoltre invitato tutti i paesi a essere solidali, mettendo a disposizione i loro dati, anche questo è utile per vincere questa epidemia, ha detto. Più di 42.600 persone sono state contagiate in Cina e almeno 1.016 di loro sono morte. Fuori dalla Cina, il virus ha ucciso due persone – una vittima si registra nelle Filippine e una a Honk Kong – e più di 400 casi sono stati confermati in una trentina di paesi. Oltre alla conferenza a Ginevra, l’agenzia specializzata delle Nazioni Unite ha iniziato a inviare in numerosi paesi mascherine e altri dispositivi di sicurezza, in particolare in Africa. L’Oms invierà anche in Cina una missione di esperti incaricati di lavorare con gli scienziati e le autorità cinesi. Non è tuttavia ancora chiaro se questa missione potrà recarsi a Wuhan, epicentro della malattia.