Nelle ultime 24 ore, diminuiscono i contagi ma a fronte di solo 134mila tamponi effettuati, praticamente la metà rispetto a ieri. È quanto emerge, in sostanza, dal bollettino sull’emergenza coronavirus del ministero della Salute. Aumentano invece i morti e i ricoveri in area non critica, mentre calano leggermente le rianimazioni. In cifre, sono in totale 3.361 (ieri 5.315) i nuovi casi registrati e 52 decessi (ieri 49). E così il totale dei contagiati da inizio pandemia sale a 4.574.787. In lieve calo le terapie intensive, due in meno (ieri +3) con 32 ingressi del giorno, e sono 570 in tutto, mentre i ricoveri ordinari aumentano di 86 unità (ieri +12), 4.302 in tutto. Il tasso di positività, inoltre, sale dal 2% al 2,5%.
La regione con più casi odierni è ancora la Sicilia, anche se in leggero calo da qualche giorno, con 943 contagi, seguita a distanza da Emilia Romagna (+513), Toscana (+313), Lazio (+295), Veneto (+274), e Lombardia (+177). I guariti sono 3.977 (ieri 5.602), per un totale dall’inizio della pandemia di 4.309.200. Il numero delle persone attualmente positive cala per il secondo di fila, 682 in meno, (ieri -337), e sono 136.020 in tutto, di cui 131.148 in isolamento domiciliare. Occhi puntati sulla pressione ospedaliera: oggi è iniziata un’altra settimana in zona gialla per la Sicilia e Sardegna e Calabria sono in bilico. Secondo il monitoraggio di Agenas cresce in 4 regioni, a livello giornaliero, il tasso di occupazione delle terapie intensive che torna al 13% in Sardegna e al 14% in Sicilia, ben oltre la soglia d’allerta del 10%. Cala invece in Calabria (che però supera i valori limite sia per l’incidenza sia per i ricoveri in area medica), Umbria e Veneto.
Presto la terza dose per i pazienti fragili
Il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli è più che convinto: con la terza dose di vaccino anti Covi, in Italia “si partirà molto presto con i pazienti immunodepressi”. È in fase avanzata la discussione per offrire una terza dose agli over 80, ai ricoverati nelle residenze sanitarie assistite, le Rsa, al personale sanitario. Sarà una terza dose del vaccino, al momento, preparata come le prime dosi, impiegando la sequenza del ceppo originario del virus e questa tipologia di vaccino è assolutamente efficace anche nel proteggere dalla variante Delta. Ci si orienterà sui composti basati sulla tecnologia dell`Rna messaggero (PfizerBioNTech e Moderna”. Così in una intervista al Corriere della Sera il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli.
Per Locatelli “l`introduzione dell`obbligo di vaccinazione anti Covid è una decisione che spetta alla politica. Il premier Draghi e il ministro Speranza sono stati chiari. È una delle opzioni da considerare, attuabile anche in base all`articolo 32 della Costituzione”. Nei prossimi mesi, prosegue, “le chiusure non si possono escludere. Al momento però non ci sono condizioni che prefigurino un`evoluzione dell`epidemia tale da dover ricorrere a queste misure. È un bene, tuttavia, ricordarlo come possibile scenario. La partita del futuro si gioca sulla vaccinazione ma anche su comportamenti individuali responsabili”, conclude.