Il Cremlino ritiene che l’abbattimento dell’Il-20 nei cieli al largo di Latakia, in Siria, “non può non danneggiare” le relazioni russo-israeliane. A dichiararlo il portavoce di Vladimir Putin, Dmitri Peskov, che però non ha precisato se il presidente russo abbia discusso la questione delle consegne degli S-300 con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ma ha aggiunto che “su questa conversazione, abbiamo riferito tutto ciò che è stato ritenuto necessario”.
Peskov è comunque stato sorprendentemente esplicito sui rapporti e sulle conseguenze dell’abbattimento, che pur essendo avvenuto a causa di un colpo sferrato dalla contraerea siriana, Mosca ha attribuito ad azioni “codarde” di Israele, ossia al fatto che gli F-16 usassero l’Il-20 da scudo. “Naturalmente, secondo i nostri esperti militari, la causa della tragedia sono azioni deliberate dei piloti israeliani – ha detto Peskov – che certo non possono non danneggiare le nostre relazioni, e soprattutto questo sta costringendo la parte russa a prendere ulteriori misure efficaci per garantire la sicurezza delle nostre truppe in Siria”.
Peskov ha inoltre sottolineato che le misure russe, compreso l’oscuramento delle comunicazioni e trasmissioni radar per i velivoli da attacco provenienti dal Mediterraneo, sono soltanto mirate a proteggere il contingente russo che sull’Ilyushin ha perso 15 uomini. “Per tutti dovrebbe essere evidente la necessità di azioni della Russia per migliorare la sicurezza dei suoi militari. Pertanto, in questo caso, la Russia è guidata esclusivamente da questi interessi. Queste azioni non sono dirette contro paesi terzi, hanno lo scopo di proteggere i nostri militari “, ha detto Peskov, rispondendo alla domanda se la decisione di fornire alla Siria il complesso S-300 va a ledere le relazioni tra Russia e Israele.
Oggi il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu ha annunciato che i sistemi antimissile S-300 saranno consegnati alla Siria, dopo che la Russia nel 2013, su richiesta di Israele, aveva sospeso le forniture. “Sottolineo che nel 2013, su richiesta della parte israeliana, abbiamo sospeso la consegna del complesso S-300 in Siria, che era pronto per la spedizione, e il personale militare siriano era già stato addestrato”, ha detto Shoigu, a una settimana dall’abbattimento dell’Il-20 nei cieli al largo di Latakia, per il quale Mosca ha chiamato in causa Israele come responsabile indiretto.
Le forze armate siriane riceveranno un moderno sistema missilistico terra-aria S-300 “entro due settimane”. È in grado di intercettare mezzi di attacco aereo a distanze superiori a 250 km e nello stesso tempo colpire diversi bersagli aerei. Inoltre per “raffreddare le ‘teste calde’ e scoraggiare azioni irragionevoli che minacciano i nostri militari” la Russia intende bloccare tutte le comunicazioni “dell’aviazione da combattimento, che attaccherà obiettivi sul territorio siriano” proveniente dal Mediterraneo. askanews