Aumenta la diffusione delle biciclette tra gli italiani. Lo scorso anno nel nostro Paese – secondo i dati diffusi da Confindustria ANCMA – sono state vendute 1.644.592 biciclette, il 6,6% in più rispetto al 2013. In leggero aumento la produzione con 2.728.600 due ruote (pari a +2,1%), trainata sempre dall’export che si è attestato sui 1.765.819 pezzi (+1,1%), con l’Italia che si conferma il principale produttore europeo, soprattutto per il segmento ragazzo fino a 20 pollici. Sebbene con una leggera flessione, si mantengono elevate le vendite di eBike, le biciclette a pedalata assistita – 51.156 pezzi (-0,5%) rispetto alle 51.405 del 2013 – che nei Paesi europei complessivamente hanno superato il milione di unità vendute. In aumento di circa il 40% la produzione interna come riposta all’esigenza di tenere maggiormente sotto controllo la qualità dei prodotti. Nel complesso la bilancia commerciale di bici e parti per il 2014 è stata in attivo di 142 milioni di euro. Protagonista come sempre il comparto delle selle così come la componentistica legata ai telai, cambi, ruote e manubri per bici da corsa. La biciclette più vendute sono le trekking o city bike (32%), seguite dalle mountainbike (31%), le bici da bambino (18%), i prodotti da corsa (6%), le classiche (9%), le elettriche (4%). In aumento le vendite di bici pieghevoli, che però hanno ancora numeri di nicchia (circa 45.000 pezzi anno). Resiste il segmento del lusso che conferma i numeri dello scorso anno. I circa 22.000 esemplari di alta gamma sono costituiti da diversi modelli: bici da corsa, pieghevoli, extra performanti, mountain bike e da passeggio.
L’analisi geografica pone il Nord Est al primo posto per le vendite, nonostante una popolazione inferiore in termini numerici rispetto ad altre zone. In particolare, svettano Veneto ed Emilia Romagna, che ospitano strutture e infrastrutture dedicate alla bicicletta in grado di sostenerne l’acquisto e l’uso. “La bici oggi – ha dichiarato Corrado Capelli, presidente di Confindustria ANCMA, Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e accessori – rappresenta una delle più importanti soluzioni per la mobilità sostenibile”. L’associazione chiede al governo provvedimenti “che puntino a rendere l’Italia un Paese in linea con gli standard delle best practice europee. Studi internazionali dimostrano che un euro investito in ciclabilità ne restituisce 4/5 alla collettività intera in meno di tre anni. Un metro di pista ciclabile può costare dai 20 ai 400 euro”. Interventi che potrebbero anche dare impulso al cicloturismo. “In Germania – ha aggiunto Cristiano De Rosa, presidente del Gruppo Bici di ANCMA -esistono 7 milioni di cicloturisti che spendono mediamente 1.200 euro l’anno generando un fatturato di 9 miliardi di euro. In Francia il fatturato cicloturistico è pari a 2 miliardi, nel nostro Paese, la provincia autonoma di Trento, che ha calcolato gli introiti cicloturistici, dichiara che con i suoi 400 Km e poco più di piste ciclabili dal 2009 genera oltre 100 milioni di euro l’anno di fatturato”.