Politica

Crisi di governo, M5S in stand by. Renzi ritira ministre ma non la fiducia

“Prendiamo atto”: c’è perplessità sulla conferenza stampa di Matteo Renzi, nel primo commento a caldo di una fonte di vertice del Movimento 5 stelle. “Lui – sottolinea – ha ritirato i ministri ma non ha detto che ritira la fiducia alla maggioranza e al Governo, ha detto che voterà le cose… Adesso ci prendiamo un momento di riflessione”. Luigi Di Maio, Alfonso Bonafede, Vito Crimi, tengono i contatti con palazzo Chigi e gli alleati, raccontano negli ambienti stellati, in attesa che il presidente del consiglio Giuseppe Conte valuti la nuova situazione “innanzitutto con Mattarella”, spiega la stessa fonte.

I 5 stelle non temono l’isolamento: “Italia viva – dicono – esplode se esce dalla coalizione: loro ci provano sempre a stare nell’alleanza, in Calabria che fanno?”. Gli sviluppi, al netto delle valutazioni che dovrà fare il capo del Governo, potrebbero portare quindi “a un voto in Parlamento, si vedrà se ci sono questi voti di Italia viva e se magari ce ne sono degli altri”. Sullo sfondo del ragionamento, l’ormai mitica pattuglia dei “responsabili”, della quale si parla da tempo e che potrebbe fornire voti aggiuntivi per rendere ininfluente la pattuglia renziana: “Certamente ci sono dei movimenti in corso”, si dice negli ambienti stellati, anche se in un primo momento i responsabili “potrebbero non manifestarsi con un gruppo parlamentare”. Una ipotesi che sarebbe più credibile se ci fosse, cosa che non è confermata ma, a precisa domanda, neanche smentita dalle fonti parlamentari stellate, la garanzia di una futura lista Conte, indipendente dai 5 stelle ma già sicura della coalizione con loro e il Pd, a dare una prospettiva ai “cani sciolti” del gruppo misto e agli eventuali transfughi del centrodestra che dovessero entrare in maggioranza.

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