Crisi, nasce il Tavolo per l’agricoltura. Snellire burocrazia

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Alessandro Chiarelli

 

Alessandro Chiarelli
Alessandro Chiarelli

Un tavolo permanente per l’agricoltura siciliana sarà istituito presso la Presidenza della Regione. E’ la proposta avanzata dai vertici della Coldiretti, Alessandro Chiarelli e Giuseppe Campione, che il presidente della Regione Rosario Crocetta ha accettato durante un incontro a Palazzo D’Orleans. “La semplificazione burocratica con l’attuazione della legge 11 del 2010 e la lotta alla contraffazione sono gli altri ambiti di azione su cui il capo della Giunta regionale si è impegnato – afferma il presidente di Coldiretti Sicilia, Alessandro Chiarelli -. E’ stato un primo incontro in cui si è pianificata la concertazione di un settore determinate come quello che rappresentiamo. L’impegno prosegue – si è esteso alle risorse del Piano di sviluppo rurale perché vengano equamente distribuite ai veri imprenditori agricoli con particolare riferimento alla consulenza aziendale”.

Sviluppare le filiere agricole per ottenere prezzi adeguati alla produzione, incentivare la vendita diretta e le politiche di occupazione sono, per Coldiretti, “i pilastri su cui si fonderà l’azione del Governo per l’agricoltura nel breve futuro”. “Intanto avere un tavolo permanente per l’individuazione di piani operativi a favore dei comparti siciliani ci sembra un buon punto di partenza – conclude Chiarelli- Bisogna puntare alla valorizzazione del territorio con strategie di tutela e salvaguardia garantendo e incentivando l’occupazione giovanile e attivando politiche che favoriscano il ricambio generazionale”.

La Regione aderirà all’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare della Coldiretti. Per il diretto dell’associazione si tratta di “un atto concreto che mette in campo una serie di strumenti adeguati per evitare che l’agricoltura continui ad essere preda della criminalità organizzata, che incide sui bilanci delle aziende limitando gli investimenti”. Durante l’incontro a cui hanno preso parte anche il parlamentare Antonio Malafarina e il capo della segreteria, Maria Lo Bello, è stata analizzata anche la questione relativa sull’utilizzo pardei fondi Crias per scopi diversi rispetto al credito alle imprese.