Critico sui vaccini, primo medico radiato da Ordine. La difesa: processo a Galileo

Critico sui vaccini, primo medico radiato da Ordine. La difesa: processo a Galileo
21 aprile 2017

Per la prima volta un Ordine dei Medici ha radiato un suo iscritto per le sue posizioni critiche nei confronti dei vaccini. Si tratta di Roberto Gava, considerato un punto di riferimento per la vasta comunita’ “anti-vax”, radiato dall’Ordine di Treviso. “Grazie all’ordine dei medici di Treviso – commenta su twitter il presidente dell’Istituto Superiore di Sanita’ Walter Ricciardi – per aver radiato il primo medico per il suo comportamento non etico e antiscientifico nei confronti dei vaccini”. Immediata la replica di Gava attraverso i suoi legali. “In mancanza della motivazione che ritarda rispetto alla divulgata notizia sulla sanzione della radiazione inflitta al dottor Roberto Gava dall’Ordine dei medici di Treviso, la Difesa del dottor Gava nota che la radiazione e’ conforme alle attese fin dalle primissime fasi del procedimento, perche’ gia’ allora il Presidente dell’Ordine Luigino Guarini ha comunicato a piu’ persone che il procedimento contro Gava sarebbe stato un ‘processo a Galileo Galilei’, il quale com’e’ noto e’ stato ingiustamente e pesantemente condannato, come ora capita al dottor Gava”. Lo scrivono i legali del medico radiato dall’ordine di Treviso per le sue posizioni critiche ai vaccini, Silvio Riondato e Giorgio Piccolotto.

“La radiazione e’ il massimo della sanzione irrogabile – spiegano i legali – ma non e’ conforme a Diritto, e’ stata presa da un organo che non e’ un giudice e a seguito di innumerevoli violazioni del diritto di difesa, colpisce mere manifestazioni lecite di pensiero e di scienza, senza che fossero in discussione trattamenti medici fatti dal dottor Gava. Al dottor Gava non e’ stato contestato alcun pericolo o danno subìto da suoi pazienti, nessuno dei quali si e’ dimostrato scontento di lui, anzi tutti sono pienamente soddisfatti come ne hanno reso testimonianza e ribadito anche in pubbliche manifestazioni di apprezzamento. Il dottor Gava e’ stato condannato soltanto per le sue idee, idee ben fondate sull’esigenza di personalizzazione di ogni vaccinazione per prevenire i gravi pericoli e i vari danni da vaccino ai singoli pazienti, contro la vaccinazione indiscriminata di massa. L’Ordine di Treviso infligge la massima sanzione, come quella che sarebbe inflitta ad un medico pluriassassino dei suoi pazienti. Cio’ significa che nel caso Gava si e’ dispiegato il massimo di arbitrio e di irragionevolezza. Vorrebbero definire il dottor Gava come anti-vaccinista, mentre egli e’ un bravo professionista che tende a non utilizzare i vaccini solo quando essi sono sconsigliabili, o quando non puo’ fare altrimenti perche’ i pazienti li rifiutano com’e’ nel loro diritto fondamentale costituzionale che va rispettato”.

CHI E’ 

Perche’ le autorita’ insistono nel voler vaccinare? “Perche’ la gente ha paura e reagisce d’impulso sulla base dell’emotivita’. Vien da pensare che sia stata appositamente diffusa una cultura di paura, perche’ in questo modo e’ piu’ facile far fare alla gente quello che si desidera orientando quindi le scelte e i “bisogni”. Parlava cosi’ Roberto Gava, il primo medico radiato dall’Ordine per le sue tesi contro i vaccini, in un’intervista di qualche anno fa. Gava si e’ laureato in medicina e chirurgia all’Universita’ di Padova, si e’ specializzato in cardiologia, farmacologia clinica e tossicologia medica per poi perfezionarsi in agopuntura cinese, omeopatia classica, bioetica. Da una ventina di anni studia gli approcci medici non convenzionali. “Il medico – scrive sul suo sito – deve aprirsi a molte tecniche terapeutiche scegliendo di volta in volta per il suo pazietne quella piu’ appropriata. L’uomo, infatti e’ un mistero all’uomo stesso e ogni paziente ha la sua storia e la sua individualita’”. Nelle sue dichiarazioni pubbliche le sue convinzioni erano chiare: “E’ proprio vero che alcune situazioni patologiche sono assurde – diceva – . Perche’ rendere obbligatorie un numero sempre maggiore di vaccinazioni a bambini di 2 mesi quando sappiamo che maggiore e’ il numero dei vaccini e minore e’ l’eta’ del bambino, maggiore e’ il rischio di causare danni immunitari e neurologici? E’ proprio vero che alcune situazioni patologiche sono assurde. Perche’ rendere obbligatorie un numero sempre maggiore di vaccinazioni a bambini di 2 mesi quando sappiamo che maggiore e’ il numero dei vaccini e minore e’ l’eta’ del bambino, maggiore e’ il rischio di causare danni immunitari e neurologici? Perche’ vaccinare un neonato di citta’ contro il tetano se questa malattia si prende solo in caso di ferite profonde contaminate dalla spora tetanica che si trova in oggetti contaminati dagli escrementi dei grandi mammiferi che non esistono in citta’ o nei nostri appartamenti? Perche’ vaccinare un neonato contro l’epatite B quando i suoi genitori non sono portatori del virus e lui ben difficilmente puo’ venire a contatto con il virus che si trasmette per contatti di sangue infetti o rapporti sessuali, ben sapendo inoltre che questa vaccinazione ha una durata media di circa 10 anni? Perche’ vaccinare contro la poliomielite dato che l’Organizzazione Mondiale della Sanita’ ha certificato che ancora dal 2002 l’Europa e’ completamente priva di casi di poliomielite da virus selvaggio? (I soli casi che venivano segnalati erano quelli causati dal vaccino con virus vivi di Sabin, che proprio per questo e’ stato abolito nel 2003). Perche’ vaccinare contro il morbillo se una volta che c’erano condizioni sociali peggiori di quelle odierne le nostre nonne portavano i nipotini vicino ai malati di morbillo in modo da fornire loro un’immunita’ per tutta la vita?”

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