Un fiume in piena. Una difesa a tutto campo dalle colonne del quotidiano ‘La Sicilia’: dagli ‘assalti della massoneria finanziaria’ agli attacchi: contro il ministro Beatrice Lorenzin (‘a Roma ce l’hanno con me perche’ ho bloccato la lobby del farmaco?’); contro i sottosegretari Giuseppe Castiglione (‘sull’Eni smentisce il suo stesso governo’) e Davide Faraone (“e’ estraneo alla Sicilia”); contro i responsabili della morte di Nicole (‘li licenzio tutti’); contro quella parte di classe dirigente isolana, ‘cosi’ stupida, di coglioni che dicono no a tutto’, la quale vorrebbe che ‘la Sicilia campi d’aria’. Ma adesso, il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, che si autodefinisce “piu’ renziano dello stesso Renzi”, andra’ a rapporto dal premier. Per “raccontargli tutto”. Come ad esempio dell’ultimo capitolo della saga della manciugghia. Una “transazione scandalosa”, dice, effettuata dal governo Lombardo, attraverso l’allora Serit Sicilia. Oggi Riscossione Sicilia. Che “rischia di essere l’unico gabelliere al mondo a fallire”, per colpa di una spada di Damocle finanziaria che pende sulla Regione: “Montepaschi ora ci ricatta perche’ vuole 80 milioni che ci ha prestato per comprare delle sue azioni che non si sa a che ci servivano”.