Crocetta fa orecchio da mercante e Ardizzone sbotta: basta, ora documenti finanziari in Aula
BILANCIO E FINANZIARIA Il presidente del parlamento siciliano diffida il governo a depositare i testi “per dotare la Regione dell’indispensabile strumento”
Ancora non approda in parlamento il bilancio della Regione Siciliana. Fino a oggi il governo Crocetta ha fatto orecchio da mercante. E così, dopo tanti appelli, il presidente dell’Assemblea regionale sbotta. “Questa Presidenza aveva sollecitato per tempo il governo al rispetto dei termini di legge per il deposito dei documenti finanziari, termine che, per i disegni di legge di bilancio e finanziaria, e’ abbondantemente scaduto il primo giorno non festivo del mese di ottobre”. Un aut aut all’esecutivo Crocetta quello di Giovanni Ardizzone e che rischia, ulteriormente, di trasformarsi in parole al vento. “Questo superiore invito al governo – ha aggiunto – e’ stato piu’ volte reiterato da questa stessa Presidenza, da ultimo, tanto nella Conferenza dei presidenti dei gruppi parlamentari del 4 novembre scorso, quanto, piu’ marcatamente, nella seduta d’aula del 10 novembre successivo”. Poiche’ ad oggi, “a tale adempimento di carattere costituzionale il governo regionale non ha ancora dato seguito, reitero con forza formale invito e diffido il governo a depositare quanto prima il bilancio e la finanziaria, non soltanto per consentire a questo Parlamento di poterli esaminare con la necessaria e dovuta attenzione, ma anche e soprattutto per dotare la Regione siciliana dell’indispensabile strumento finanziario nel rispetto del termine costituzionale del 31 dicembre 2015”. Vedremo.