Sicilia, giunta Crocetta vara Finanziaria. Il governatore: “E’ una manovra di sviluppo e non di tagli”
Lunedì il ddl Stabilità approderà all’Ars. Ardizzone: “C’è un’esigenza che è quella di recuperare tre miliardi di euro”
Approvata la manovra finanziaria. Il via libera a Catania, dove il governatore Rosario Crocetta, ha riunito la sua squadra di governo per il via libera definitivo al testo, che lunedì sarà trasmesso all’Assemblea regionale per l’iter nelle commissioni parlamentari. ”Non é la finanziaria dei tagli. E’ la finanziaria dello sviluppo, dell’austeritá, come l’avrebbe chiamata Berlinguer”. La manovra ammonta a circa 150 milioni di euro, contiene anche le norme sulla riduzione dei compensi dei consiglieri comunali che non potranno superare il 30% dell’indennità degli assessori, la soppressione degli Iacp e dell’Arsea, misure di sburocratizzazione. Per chiudere la quadra manca però l’accordo con lo Stato sulle questioni aperte nei tavoli istituzionali, dalla compartecipazione della Regione alla spesa sanitaria alle materie fiscali. Su questo versante, la Regione punta a chiudere gli accordi già la prossima settimana, una partita intorno ai tre miliardi, fondamentale per chiudere il bilancio.
DIPENDENTI REGIONALI In merito allo sciopero dei dipendenti regionali, Crocetta ha sottolineato che “rivalutiamo il contratto, quindi guadagneranno di più, e nel frattempo diamo possibilità ai piani di fuoriuscita che potranno anche ringiovanire la macchina burocratica regionale e riorganizzarla. E’ impossibile che da vent’anni non entra un giovane nella burocrazia regionale”. ”Nel frattempo – ha dettto ancora Croceta – incrementiamo misure per la ricollocazione dei disoccupati. Daremo incentivi alle agenzie fino ad 8.000 euro l’anno, ed una tantum a quelle agenzie che trovano un posto di lavoro ad un disoccupato”. Sul fronte dello sviluppo, per il governatore, “siamo in una fase notevole di crescita del Pil e per il 2015 abbiamo una valutazione delle agenzie finanziarie ed economiche che ci collocano ad un Pil non minore dell’1,5 per cento”. Infine, la sburocratizzazione attraverso “una serie di strumenti, compreso ad esempio il silenzio assenso, i piani regolatori, se dopo 120 giorni che sono all’assessorato al Territorio e Ambiente non vengono approvati, sono automaticamente approvati. Così finiamo la storia infinita delle autorizzazioni che non finiscono mai”.
ARDIZZONE In mattinata, il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, aveva lanciato un monito al governatore. “Il Governo Crocetta depositi al più presto gli atti finanziari all’Assemblea regionale siciliana. Non possiamo arrivare al 15 aprile”. Per il presidente dell’Ars, “c’è un’esigenza che è quella di recuperare tre miliardi di euro”. Ardizzone ribadisce che “siamo in forte ritardo” aveva spiegato: “Non posso discutere di una legge finanziaria della quale si sa solo dai giornali, ecco perché chiedo formalmente al Governo di depositare una volta per tutte gli atti finanziari in Ars, perché si possa fare un ragionamento organico”.
Articolo aggiornato alle 18:57