“Crocetta ha girato spalle al dramma economico”
“Se continua cosi’ saremo costretti a organizzare un movimento di popolo per mandarli tutti via”. C’e’ sconcerto e stupore nella parole del segretario della Cisl Sicilia Maurizio Bernava, per quanto sta accadendo sul fronte della politica regionale, tra governo e Ars. Con una Finanziaria Ter che, alla vigilia di ferragosto, “non riesce ancora a vedere la luce”. “Con i dubbi e le perplessita’ sulla manovra che continuano a trapelare dagli uffici del commissario dello Stato”. E con Palazzo d’Orleans “costretto sistematicamente a inventare vie d’uscita” per evitare nuove impugnative. “Una situazione surreale – commenta la Cisl -, che parla di assoluta mancanza di serieta’, realismo, competenza, responsabilita’”. Il punto, afferma la Cisl, e’ che “il governatore non ascolta la societa’. Ha girato le spalle al dramma economico e sociale. E ha solo fatto finta di avviare un confronto con le forze sociali ma ignorandone le proposte”. Anche quelle responsabili della Cisl che s’era detta “pronta alle conseguenze del piano inevitabile di ristrutturazione della spesa, risanamento del debito, recupero di risorse, taglio a inefficienze e sprechi”.
“Se continua cosi’ saremo costretti a organizzare un movimento di popolo per mandarli tutti via”. C’e’ sconcerto e stupore nella parole del segretario della Cisl Sicilia Maurizio Bernava, per quanto sta accadendo sul fronte della politica regionale, tra governo e Ars. Con una Finanziaria Ter che, alla vigilia di ferragosto, “non riesce ancora a vedere la luce”. “Con i dubbi e le perplessita’ sulla manovra che continuano a trapelare dagli uffici del commissario dello Stato”. E con Palazzo d’Orleans “costretto sistematicamente a inventare vie d’uscita” per evitare nuove impugnative. “Una situazione surreale – commenta la Cisl -, che parla di assoluta mancanza di serieta’, realismo, competenza, responsabilita’”. Il punto, afferma la Cisl, e’ che “il governatore non ascolta la societa’. Ha girato le spalle al dramma economico e sociale. E ha solo fatto finta di avviare un confronto con le forze sociali ma ignorandone le proposte”. Anche quelle responsabili della Cisl che s’era detta “pronta alle conseguenze del piano inevitabile di ristrutturazione della spesa, risanamento del debito, recupero di risorse, taglio a inefficienze e sprechi”.