Crocetta e Lombardo indagati per omissione atti d’ufficio. Il governatore: “Nessuna responsabilità”

CASTELLO AUGUSTA IN ROVINA Nel registro anche ex dirigenti regionali. L’indagine è scaturita da una denuncia dell’associazione Italia Nostra che aveva segnalato gravi danneggiamenti strutturali

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Il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta e’ indagato per omissione di atti d’ufficio, danneggiamento del patrimonio archeologico e artistico nazionale e omissioni di lavori in edifici o costruzioni che minacciavano rovina, nell’ambito dell’inchiesta che ha portato oggi al sequestro del Castello Svevo di Augusta. I carabinieri del Nucleo per la tutela del patrimonio culturale di Siracusa hanno eseguito il provvedimento emesso dal Gip Michele Consiglio, su richiesta del sostituto procuratore Marco Di Mauro. Tra gli indagati anche l’ex governatore Raffaele Lombardo e i dirigente regionali Gaetano Pennino, Rino Giglione, Sergio Gelardi e Gesualdo Campo. L’indagine, coordinata dal procuratore Francesco Paolo Giordano, contesta gravi mancanze nella manutenzione del Castello Svevo di Augusta. Il fascicolo e’ stato aperto dopo una denuncia presentata da Italia Nostra che ha evidenziato gli estesi danneggiamenti strutturali, “dovuti esclusivamente – spiega la procura – alla mancata manutenzione e all’abbandono del munumento da parte della Regione siciliana”.

“Non ho nessuna responsabilita’, nessuna colpa in questa vicenda. Dopo la segnalazione avuta dal ministero ai Beni culturali, gia’ nel luglio 2014 avevo trasmesso la pratica all’assessore regionale competente”, replica il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta. “Avrei chiarito tutto subito – dice – consegnando la documentazione, se la procura di Siracusa mi avesse chiesto chiarimenti”. Gli accertamenti hanno verificato le lesioni esterne “dovute all’omissione dei lavori necessari che costituiscono la causa del deterioramento”. Una inerzia “protrattasi nel tempo”, “con grave rischio per l’incolumita’ pubblica, e sin da quando era presidente della Regione Raffaele Lombardo”, che per questo risulta tra gli indagati. Il sequestro, aggiunge la procura, “si e’ reso necessario per tutelare l’incolumita’ e la sicurezza personale dei turisti, atteso che il Castello Svevo potrebbe crollare da un momento all’altro”. Il bene culturale e’ stato affidato alla sovrintendente di Siracusa Rosalba Panvini. L’indagine è scaturita da una denuncia dell’associazione Italia Nostra che aveva segnalato gravi danneggiamenti strutturali del Castello che, secondo la tesi dell’accusa, sarebbero “dovuti esclusivamente alla mancata manutenzione e all’abbandono del monumento da parte della Regione Siciliana”.

Articolo aggiornato alle 14:05