Crocetta, nessun rimpasto né resa dei conti coi renziani
“Non ho alcuna resa dei conti da fare, non appartiene alla mia cultura e al mio modo di fare politica. Io penso all’unita’, a lavorare e non alle polemiche”. Lo dice il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, respingendo, dopo la valanda di No al referendum nell’Isola, ogni ipotesi di rimpasto o di epurazione della componente renziana dal suo esecutivo dove occupa tre posti di rilievo: il bilancio, l’energia e la sanità. Ieri aveva rigettato, a fronte delle sollecitazioni del Movimento 5 stelle e del centrodestra, anche lo scenario delle dimissioni.
“Il No, è un grido di allarme che viene dalle fasce più deboli della popolazione. Nonostante la ripresa del Pil e il lieve incremento dell’occupazione – ragiona il governatore – paghiamo ancora il prezzo della crisi degli anni passati. Occorre intervenire rapidamente, trovo veramente irresponsabile che invece di chiedere di fare di più nell’economia e nella solidarietà, si pensi ad esasperare conflitti. Ci sono alcune questioni da affrontare immediatamente: lo sblocco dei cantieri attraverso la riforma dell’Urega che è già all’Ars; l’avvio immediato dei cantieri del Patto per la Sicilia, bandi europei e misure straordinarie di reddito di inclusione sociale, per i senza lavoro, i giovani, i disoccupati”. Se poi, continua il presidente, c’è qualcuno che è convinto di avere il monopolio dei No, “sappia che all’interno di quei No ci sono tanti elettori democratici, anche elettori di Renzi, di Crocetta e di altri esponenti. Tale voto va rispettato, ma questo non c’entra affatto con le votazioni di tipo politico la cui scelta avviene, non sulla base di un singolo quesito, ma su un’idea di governo. Pensiamo a lavorare invece di fare polemica. Non ho assunto toni catastrofisti nel corso della campagna referendaria né l’ho collegata in nessun modo a ipotesi di governo. Non si capirebbe perché dovrei farlo dopo il voto”. Con l’assessore all’Economia Alessandro Baccei spiega di stare “discutendo e devo confermare che l’assessore è convinto, come me, che dopo il risultato che abbiamo raggiunto sulle nuove entrate, siamo in condizioni di fare una Finanziaria che metta al centro la lotta contro le povertà, la difesa dei lavoratori e lo sviluppo”.