“Non vi sono attualmente richieste di autorizzazioni dell’Eni inevase da parte dell’amministrazione regionale, relative ai lavori da effettuare dentro la raffineria di Gela”. Lo dice il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, precisando che “le uniche richieste in atto pendenti, sono quelle relative alle copertura delle vasche che sara’ autorizzata entro lunedi’, dopo che l’Eni avra’ completato la richiesta di integrazione di documenti prevista per oggi e quella della bonifica isaf, per la quale la Regione e’ pronta a dare il parere da mesi, ma per la quale sono emersi alcuni rilievi della Prefettura che affiderebbero tale competenza all’Ambiente”. Crocetta, in merito, fa sapere che “nel colloquio avuto con il Prefetto, il medesimo assicura che e’ in cerca di una soluzione. Per quel che riguarda il parere della Regione, nel giorno stesso in cui la competenza sara’ chiara, la Regione e’ pronta a emetterlo”. Il governatore tiene a precisare che “il governo ha sollecitato l’apertura del tavolo tecnico, che il Ministro Guidi ha convocato per il 29 settembre”.
E ancora. Crocetta vuole procedere rapidamente all’attuazione del protocollo gia’ sottoscritto per il rapido avvio dei lavori: “Per fare cio’ – dice – e’ necessario non ci siano ostacoli da parte di nessuno ai nuovi insediamenti produttivi. In conformita’ al rispetto dell’accordo con l’Eni, la Regione – aggiunge Crocetta – non ha aderito alla proposta di indizione del referendum contro le trivellazioni, promosso da alcune forze politiche, che avrebbe compromesso gli investimenti promossi per Gela. Stiamo lavorando, abbiamo giá chiesto una convocazione urgente al Ministero del Lavoro per gli strumenti di sostegno al reddito necessari, sostenendo che il trattamento verso lavoratori – conclude Crocetta – debba essere identico sia per lavoratori del diretto Eni che per l’indotto”.