Crocetta-ter stenta a decollare. Un assessore romano? Il Pd trema

In Sicilia sono ore d’attesa per il presidente della Regione e i partiti della maggioranza, al lavoro per decidere chi andrà a comporre la nuova giunta regionale guidata da Rosario Crocetta dopo l’azzeramento della squadra di governo la settimana scorsa. I tempi brevi per la chiusura della crisi, auspicati dal governatore, sembrano subire un rallentamento, a causa della lontananza dell’intesa su quelli che saranno i nomi e sulla natura dell’esecutivo. Maggiori risposte si dovrebbero avere al termine del nuovo vertice di maggioranza, fissato inizialmente per stamani e successivamente slittato ad oggi pomeriggio.

Il punto su cui si gioca quello che sta assumendo sempre di più i connotati di un braccio di ferro tra Crocetta e il Partito democratico, è relativo all’entità del rimpasto; con il Pd che spinge per un rinnovo totale della squadra, e il governatore che non sembra disposto a cedere di un passo sui nomi di Nelli Scilabra, Linda Vancheri e Lucia Borsellino. In realtà, all’interno dello stesso partito, qualcuno appare più possibilista verso la conferma dei tre assessori, creando di fatto un fronte “pericoloso” in un momento in cui sul capo di Crocetta pende una mozione di sfiducia presentata dal Centrodestra e dal Movimento 5 Stelle.

Ma la “partita” del Crocetta-ter non si gioca solo su questi tre nomi. Se arrivasse la loro conferma, infatti, a rivendicare a questo punto il mantenimento del proprio assessore in giunta, Paolo Ezehia Reale, ci sarebbe anche Articolo 4; e soprattutto l’Udc, secondo partito di maggioranza che “blinderebbe” gli assessori Valenti e Torrisi. Insomma, il rimpasto potrebbe cambiare radicalmente il volto della giunta regionale due anni dopo l’elezione di Crocetta, oppure risolversi con un leggero aggiustamento in corsa, che potrebbe alimenterebbe la schiera dei sostenitori della mozione di sfiducia. Al momento, al di là delle eccezioni e dei distinguo, nel Crocetta-ter non sembra esservi più spazio per Roberto Agnello, Giuseppe Bruno, Piergiorgio Gerratana, Giusi Furnari, Michela Stancheris e Salvatore Calleri.

Di certo, alla corte di Palazzo d’Orleans arriverà da Roma un “super esperto” sponsorizzato direttamente dal presidente del Consiglio Matteo Renzi; ma sulla sua collocazione in giunta si sono aperti a cascata alcuni interrogativi. Su tutti quello se l’assessore “romano” andrà a togliere un posto ai membri in quota Pd, o se gli verrà assegnato un posto ad hoc.

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