Crocetta, tetti massimi a stipendi? Adesso tocca all’Ars
Il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, commenta positivamente il dato che “in sole 48 ore si sia riusciti a sbloccare la situazione degli stipendi e che si siano introdotte all’interno della ‘manovrina’ misure eccezionali di riduzione della spesa come quella del 5% della riduzione dei contratti di beni e servizi che determinano 100 milioni circa di risparmi strutturali l’anno. Cosi’ come diventa azione concreta di equita’ e giustizia, avere fissato il tetto massimo per pensioni d’oro e stipendi di super burocrati ad un massimo di 160 mila euro l’anno”. “Adesso – aggiunge Crocetta – tocca all’Ars, e sono convinto che il presidente Ardizzone e il Consiglio di presidenza faranno proprie le indicazioni nette che vengono da Governo e Parlamento. Non si tratta, infatti, di andare a produrre solo risparmi, ma di dire che anche all’Ars non ci possono essere burocrati che guadagnano piu’ di 160 mila euro quando siamo a conoscenza di retribuzioni che sono di 650 mila euro l’anno. Occorre fare in fretta, nessuno ci capirebbe”.
“Cosi’ come – prosegue il presidente della Regione – vanno incardinate una serie di leggi che servono per migliorare la Sicilia: Sburocratizzazione; Testimoni di giustizia; Acqua pubblica; Semplificazione attivitá produttive; Legge sui consorzi. Le prime 4 leggi – annuncia Crocetta – sono pronte, alcune gia’ per l’aula, altre per le commissioni. Ma andiamo veloci. La Sicilia ne ha bisogno. L’esempio di ieri, dove in 48 ore si sono approvate cose importantissime che attendevano da tre mesi, dimostra che se c’e’ la volonta’ unitaria in Assemblea, il miracolo di cambiare la Sicilia dal profondo non e’ cosi’ lontano. Grazie a tutti i deputati che hanno mostrato senso di responsabilita’ e sbloccato la legge. Adesso con coraggio proseguiamo su questa strada”.