Crocetta traccia la strada fino al 2017: verifica politica e azzeramento
4 GOVERNI IN 3 ANNI Il governatore della Sicilia avverte: “Coloro i quali partecipano alla verifica devono essere i medesimi che vogliono concludere la legislatura”
Verifica politica e azzeramento per partorire il quarto governo in tre anni. Il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta ribadisce le sue intenzioni alla luce delle nuove polemiche che non fanno cessare le fibrillazioni nella sua maggioranza. “L’azzeramento – spiega – non presuppone ne’ accordi ufficiali ne’ sottobanco per la prossima legislatura, poiche’ tale valutazione va fatta alle vigilia della scadenza elettorale. Ritengo che la verifica politica sia indispensabile, partendo dal presupposto che tale verifica passi attraverso un patto di lealta’ di fine legislatura tra tutti gli alleati, che porti avanti un processo di riforme serie, per creare lavoro e sviluppo in Sicilia”. E’ necessario per Crocetta, chiudere il bilancio attraverso “un rapporto corretto con Roma”; che si concluda la rendicontazione europea entro 31 dicembre 2015 e si avvii la nuova programmazione immediatamente”. Ma scandisce: alla sua scadenza naturale per evitare c he la Sicilia, in momento difficile, ripiombi nella palude della stagnazione”.
Un contesto febbrile nel quale ad aumentare la temperatura contribuiscono le divisioni nel Pd, con i renziani sempre a un passo dalla resa dei conti, come qualche giorno fa ha confermato il sindaco di Siracusa Giancarlo Garozzo. O il sottosegretario Davide Faraone, da sempre critico, che oggi a margine di una iniziativa a Palermo, preferisce tagliare corto: “Di Crocetta non parlo”. Lo scontro e’ anche sull’assessore all’Economia Alessandro Baccei, controllore dei conti siciliani, inviato da Graziano Delrio quando era sottosegretario alla Presidenza, e che i renziani intendono difendere, mente altri, Crocetta compreso, vorrebbero disarcionare. Il rischio e’ che l’evocato – anche dall’Udc – governo dal profilo politico, possa vedere fuori i fedelissimi del premier, con la conseguenza di un abbassamento verticale delle probabilita’ di tenuta. Su altri fronti del Pd, il vicepresidente dell’Ars Giuseppe Lupo sollecita il segretario Fausto Raciti, vicino a Matteo Orfini, a convocare una direzione del partito che certifichi volonta’ e contenuti, anche in ordine al rimpasto, di un percorso di governo, “una scelta da assumere in sintonia con il presidente della Regione e con il Pd nazionale”. Un obiettivo per nulla scontato. (Agi)