Crolla la fiducia in Renzi. E intanto il Pd perde consensi

Crolla la fiducia in Renzi. E intanto il Pd perde consensi
11 giugno 2015

L’onda lunga delle Regionali si infrange contro Matteo Renzi e il Partito democratico. Secondo l’ultimo sondaggio realizzato da Datamedia Ricerche per “Il Tempo”, infatti, la fiducia degli italiani nel premier – già da mesi su livelli non esaltanti – scende di due punti percentuali, passando dal 39% al 37%. Ma a soffrire di più, nelle intenzioni di voto, è il Partito democratico. Rispetto all’ultima rilevazione, precedente alla tornata elettorale, il Pd perde addirittura l’1,3% e precipita al 34,5%, ormai lontanissimo dall’exploit sfoderato alle Europee dello scorso anno (40,8%) e dalla soglia del 40% oltre la quale scatterebbe il premio di maggioranza già al primo turno con l’Italicum. Ad approfittare dello scivolone del Pd non è Sinistra Ecologia e Libertà, che anzi arretra a sua volta di un punto decimale passando dal 4% al 3,9%. Tutti gli altri partiti, invece, a parte Alleanza Popolare (l’unione tra il Nuovo Centro Destra e l’Unione di Centro) che resta stabile al 2,5%, fanno registrare un segno positivo. Cresce, anche se di pochissimo (+0,1%), Forza Italia. Gli azzurri passano dal 12,2% al 12,3% ma restano molto distanti dalla Lega Nord, che guadagna mezzo punto percentuale e sale al 15,3%, battendo per l’ennesima volta il suo record di sempre e confermandosi come prima forza politica di quello che fu (e che forse sarà) lo schieramento di centrodestra.

Cresce anche Fratelli d’Italia/Alleanza Nazionale, che guadagna lo 0,3% e raggiunge il 4,2%. Il balzo in avanti più consistente, però, lo mette a segno il Movimento Cinque Stelle, che recupera quasi un intero punto percentuale (+0,9%), salendo dal 21% al 21,9%. Non siamo ancora al 25,5% delle Politiche 2013, ma comunque oltre il 21,1% delle Europee 2014. Come ha dimostrato il fortissimo astensionismo alle ultime Regionali, infine, per Datamedia Ricerche resta ancora molto affollata l’area del non voto, che tra astenuti, indecisi e schede bianche/nulle continua a raccogliere oltre la metà (il 52,8%) dell’elettorato potenziale nel nostro Paese.procura di Trani nei confronti di Antonio Azzollini, senatore di Ap e presidente della commissione Bilancio. Ad anunciarlo e’ il presidente del partito, Matteo Orfini, al quale replica il coordinatore di Ncd, Gaetano Quagliariello: “Non si puo’ dire che bisogna conoscere le carte ma che e’ inutile conoscerle perche’ si e’ gia’ deciso. Pretendiamo dagli altri la stessa serieta’ con la quale ci stiamo comportando noi”, afferma Quagliariello, commentando le parole di Orfini.

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