Crolli Amatrice-Accumoli, altre 12 richieste giudizio
Procuratore: emerso “l’uso di materiali scadenti e tecniche costruttive inadeguate”
Dopo il complesso e articolato lavoro di indagine portato avanti per mesi sui crolli del terremoto di un anno fa ad Amatrice e Accumoli, 12 richieste di rinvio a giudizio sono in arrivo dalla Procura della Repubblica di Rieti. Lo dice lo stesso procuratore capo Giuseppe Saieva (foto), in un’intervista ad Euronews. “Le richieste di rinvio a giudizio – ha spiegato – sono per sette persone ad Accumoli e cinque per le palazzine di Amatrice. Purtroppo c’e’ la colpa dell’uomo”. Un dolo che per Saieva sembrerebbe ormai “evidente”. “Il terremoto ha lasciato macerie e dolore – ha proseguito nell’intervista il procuratore capo di Rieti – ma anche rabbia e bisogno di verita’”. Dalle indagini della Procura sarebbero infatti emerso “l’uso di materiali scadenti e tecniche costruttive inadeguate – spiega ancora Saieva – costruzioni fatte in violazione delle leggi antisismiche e vincoli idrogeologici, che sono quelli che contano ai fini della sicurezza”. “In via giudiziaria cercheremo di accertare le verita’ – ha concluso Saieva -, per il futuro sappiamo che il patrimonio edilizio nazionale e’ in gran parte stato costruito in tempi anteriori la regolamentazione antisismica, che va pero’ rispettata: le persone spendono di piu’ per le rifiniture, per i pavimenti, per cose superflue, trascurando la struttura portante della casa in cui andranno a vivere e poi, a volte, disgraziatamente, a morire. Le pene ci sono e sono adeguate, quello che serve e’ un cambio di mentalita’”. I due filoni d’indagine che andranno verso le richieste di rinvio a giudizio sono quelli relativi al crollo del campanile della Chiesa di San Francesco, ad Accumoli, e mori’ un’intera famiglia – Andrea Tuccio, 35 anni, la moglie Graziella Torroni e a figli Stefano e Riccardo – e il crollo delle tre palazzine ex Iacp di Largo Sagnotti, ad Amatrice, che ha fatto registrare 22 vittime, e che vede attualmente indagate 5 persone. Per la prima inchiesta e’ prevista a settembre l’udienza preliminare, presso il Tribunale di Rieti.